PERUGIA - “Le famiglie hanno bisogno che la politica e il mondo del lavoro le sostengano maggiormente, che venga maggiormente valorizzato il loro patrimonio etico e di virtù civili, il contributo che esse danno alla società. Da sole non potranno farcela”: lo ha detto l'arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, mons. Gualtiero Bassetti, durante una sua visita alla centrale Enel di Pietrafitta, dove ha celebrato la messa con una folta rappresentanza di maestranze e dirigenti per poi intrattenersi a pranzo con tutti loro nella mensa aziendale.

Mons. Bassetti, nella sua omelia, si è soffermato sulle parole di papa Benedetto XVI pronunciate al recente incontro mondiale delle famiglie di Milano: ''La persona torni al centro del lavoro''. Il presule - riferisce una nota dell'archidiocesi - ha avuto parole forti e in difesa della dignità professionale: “Purtroppo - ha detto - nell'economia occidentale il denaro è passato avanti a tutti gli altri valori ed è diventato il principale ed unico motivo del lavorare. Ma l'etica cristiana va molto più a fondo. La remunerazione deve essere equa e giusta, ma non potrà mai essere il solo merito legato al valore di una persona. L'uomo vale per quello che è. Esiste allora una dignità professionale: io faccio bene il mio lavoro non solo per il compenso ed i riconoscimenti, ma perché il lavoro ha già un valore in se stesso, una sua dignità (impressa dal Creatore), è una vocazione ed una missione”.

“Quando il consumo e la finanza - ha proseguito l'arcivescovo - non tengono conto di tutto questo e perdono il contatto con il lavoro, la fatica della persona, diventano consumismo e finanza speculativa. Purtroppo l'attuale cultura, diciamo pure la mentalità economica permeata su questi principi, non comprende il valore del lavoro che si svolge all'interno delle mura domestiche, prevalentemente femminile. Il lavoro che si svolge all'interno della famiglia non conta (penso a tante mamme), perché la contabilità pubblica non lo riporta, perché non produce e non passa attraverso il mercato”.

Mons. Bassetti ha parlato anche dei troppi squilibri che minano la dignità del lavoro: il nostro - ha detto il presule - è ancora un sistema economico che remunera con stipendi sproporzionati politici, manager privati e pubblici e lascia indigenti operai, maestri, infermieri. C'è di mezzo una questione etica e spirituale, di politica e di economia”. “E' paradossale - ha concluso l'arcivescovo - che si continui a proporre alle famiglie di consumare di più mentre non c'è lavoro, o che si proponga di lavorare anche la domenica. Il Papa ha detto con forza, al recente Incontro mondiale delle famiglie, che “se si saltano i tempi della festa, quindi della famiglia, si essiccano le stesse fonti della vita”.

La Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) dei lavoratori della Centrale Enel di Pietrafitta ha dato il benvenuto a mons. Bassetti. “Anche quest'anno - hanno affermato i lavoratori - siamo felici di accoglierla presso il nostro impianto anche se i tempi si presentano più duri e carichi di preoccupazione. Come Azienda e come lavoratori non ci tiriamo certo indietro nello sforzo economico e lavorativo da produrre a vantaggio del nostro Paese, ma vogliamo anche chiedere a tutti: alla classe politica, istituzionale e persino religiosa, ognuno per le proprie competenze e responsabilità, di cooperare con maggiore impegno e decisione alla costruzione del 'bene comune'”.
 

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