PERUGIA - Si augura che ''venga riconfermata la condanna inflitta'' in primo grado Anna Maria Artegiani, uno dei giudici popolari del processo di primo grado a Raffaele Sollecito e ad Amanda Knox accusati dell'omicidio di Meredith Kercher. Lo ha detto in un'intervista mandata in onda dal Tgr dell'Umbria della Rai.

''La nostra - ha spiegato la Artegiani - e' stata una giuria benevola che ha tenuto conto dell'eta' e del fatto che i ragazzi sono incensurati. Comunque 25 anni a questa eta' non sono pochi''. La donna ha quindi definito la Knox ''molto forte, decisa, sicura di se'''. ''Anche in udienza - ha aggiunto - quando doveva testimoniare ha rinunciato all'interprete. E in un Paese straniero difendersi da un'accusa di omicidio...''.

Riguardo al processo di primo grado, la Artegiani ha definito un ''momento forte'' quello in cui sono state proposte in aula, a porte chiuse, le immagini girate dalla polizia scientifica del ritrovamento del cadavere della Kercher. ''Siamo arrivati al verdetto - ha spiegato ancora il giudice popolare - dopo quasi 11 mesi di camera di consiglio perche' anche durante le pause si discuteva. Siamo stati coinvolti - ha concluso la Artegiani - e sentiti uno ad uno''.
 

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