PERUGIA - "Non e' cosi' facile uscire da una situazione come quella, sto provando proprio di tutto ma mi rendo conto che sono rimasto sempre in carcere". Lo ha dichiarato a 'Domenica In - L'Arena', condotta da Massimo Giletti su Rai1, Patrick Lumumba, il musicista congolese accusato ingiustamente da Amanda Knox di essere l'assassino di Meredith Kercher.

"Durante i primi due giorni quando ero in isolamento pensavo che, siccome ero molto noto in citta' e mi conoscevano tutti, si trattasse di un Patrick che non ero io. Quando sono uscito dall'isolamento e Amanda si e' rifiutata di parlare, mi sono molto preoccupato", ha detto Lumumba, che ha continuato: "Sono stato la prima persona a descrivere Amanda come una grandissima attrice, era una mia collega, abbiamo lavorato insieme, la conosco molto bene. Con quel pianto e' riuscita ad ingannare tutta la Questura di Perugia. Finche' funziona ci puo' sempre provare, lei sapeva che ieri era molto importante perche' arrivava un gruppo di nuovi giudici popolari, era una strategia". E ha concluso "quando si nominano sempre gli stranieri, si crea uno stereotipo. Questo inganna gli inquirenti".
 

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