di Nicola Bossi

PERUGIA - Antonio Cutolo, il super-testimone del caso Meredith, ha confermato questa mattina le sue precedenti dichiarazioni che, in primo grado, hanno contribuito alla condanna di Raffaele Sollecito e Amanda Knox. Un racconto suo con alcune lacune - sottolineate dalle difese - e che recentemente era stato smentito da altri sette testimoni che operavano in quei giorni nei pressi della casa di via della Pergola, l'abitazione del delitto. 

Cutolo ha affermato di aver visto Raffaele Sollecito e Amanda Knox in Piazza Grimana che è antistante la casa dell'omicidio di Meredith. Ma Cutolo avrebbe visto i due ex fidanzati la sera della festa di Halloween, il 31 ottobre del 2007 e non il 1 novembre quando tra le 23 - 23,30 venne commesso il delitto della ragazza inglese. Il testimone dopo aver indicato il 31 ottobre come data dell'incontro ha affermato che il giorno dopo ha notato in via della Pergola i camici bianchi della polizia scientifica.

Questi però sono entrati in scena soltanto nel tardo pomeriggio del 2 novembre. Per le difese di Raffaele e Amanda il testimone sarebbe completamente inattendibile per i difensori dei due imputati. Ilprocesso è stato rinviato al 21 maggio prossimo quando saranno sentiti in aula gli esperti incaricati di compiere una perizia sulle tracce di Dna riscontrate sul coltello e sul reggiseno. Da quello già emerso, nei giorni scorsi, i periti non hanno trovato tracce sufficienti di dna per una nuova verifica. Una situazione che per le difese riapre la strada del contagio dei reperti in sede di analisi.
 

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