PERUGIA - E' ripreso stamani, a Perugia, il processo di appello per Amanda Knox e Raffaele Sollecito, condannati in primo grado a 26 e 25 anni di carcere per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher.

Presenti i due imputati e l'avvocato Giulia Bongiorno. In aula come testimone Antonio Curatolo, il clochard che durante il processo di primo grado sostenne di aver visto i due ex fidanzatini insieme, la sera del delitto, in Piazza Grimana, a poca distanza dalla casa dove Mez e' stata uccisa.

Una versione questa sempre contestata dalle difese di Amanda e Raffaele. Curatolo si trova attualmente in carcere per scontare una condanna definitiva a 1 anno e sei mesi per reati legati alla droga. Sempre per oggi e' prevista la testimonianza di una funzionaria della polizia di Perugia, di una della municipale e del titolare di una discoteca di Perugia.

Quest'ultimo, che la scorsa udienza non si era presentato in aula, facendo scattare nei suoi confronti l'accompagnamento coatto, dovra' riferire, in particolare, in relazione all'apertura o meno del suo locale, la sera del delitto e sulla eventuale presenza di bus navetta che da Piazza Grimana, quella notte, portavano alla sua discoteca.

Altri testimoni, pr di discoteche perugine e addetti al servizio di bus navetta sentiti nel corso della scorsa udienza, hanno riferito in aula come la sera in cui Mez e' stata uccisa, quella tra il primo e il due novembre del 2007, non c'erano navette che da Piazza Grimana portavano alle discoteche della periferia del capoluogo umbro, chiuse perche' rimaste aperte la sera precedente, quella di Halloween. Testimoni che le difese di Amanda e Raffaele hanno chiesto e ottenuto di sentire in aula per smentire le dichiarazioni di Curatolo che in primo grado, quando disse di aver visto i due ex fidanzatini insieme la sera dell'omicidio, riferi' anche di aver notato la presenza di autobus nella stessa piazza.

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