PERUGIA - E' stato fissato per il 5 aprile prossimo il nuovo incontro tra i periti nominati dalla Corte di assise di appello di Perugia di svolgere nuovi accertamenti genetici nell'ambito del processo in corso ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito (condannati in primo grado a 26 e 25 anni di carcere) per l'omicidio della studentessa inglese Meredith kercher.

Al centro dei nuovi esami, svolti alla presenza dei consulenti nominati dalle parti, il coltello ritenuto l'arma del delitto, sequestrato a casa di Raffaele Sollecito (sul quale la polizia scientifica ha isolato tracce della Knox sul manico e della vittima sulla lama) e il gancetto del reggiseno indossato dalla vittima al momento dell'omicidio (sul quale gli investigatori hanno isolato il codice del giovane pugliese misto a quello della studentessa inglese).

Dai primi risultati degli accertamenti fino ad ora svolti dai periti della Corte, Stefano Conti e Carla Vecchiotti dell'istituto di medicina legale dell'Universita' La Sapienza di Roma, e' emerso come sui due reperti non e' al momento possibile ripetere l'esame del Dna. Per gli esperti, infatti, e' troppo poco il materiale genetico isolato sulla lama del coltello, mentre il gancetto del reggiseno risulta troppo deteriorato per permettere nuovi esami. Risultati che saranno discussi nel corso della prossima riunione, durante la quale non e' escluso che i consulenti della parte civile e dell'accusa insistano affinche' si prosegua con gli accertamenti, in particolare sul coltello.

Riprendera' invece in aula domani il processo di appello ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito. In particolare ad essere sentiti saranno il clochard Antonio Curatolo, che durante il processo di primo grado sostenne di aver visto i due ex fidanzatini insieme, la sera del delitto, in Piazza Grimana, a poca distanza dalla casa dove Mez e' stata uccisa, una funzionaria della polizia di Perugia e una della municipale.

La Corte ha disposto, inoltre, che sempre domani venga sentito anche il titolare di una nota discoteca perugina, chiamato a testimoniare in aula la scorsa udienza ma che non si e' presentato facendo scattare nei suoi confronti l'accompagnamento coatto.
 

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