“Coltivare la memoria storica non significa solo ricordare il passato, ma riaffermare i propri valori, le proprie radici e la propria identità”. Con queste parole il segretario nazionale della Cgil, Danilo Barbi, ha introdotto i lavoratori del convegno che si è tenuto oggi pomeriggio, in occasione della settimana degli archivi organizzata dalla Cgil nazionale, presso la Camera del Lavoro di Perugia e che ha visto l'apertura al pubblico della mostra sui periodici sindacali della Cgil (giornali che vanno dai primi anni del '900 fino ai giorni nostri), curata da Rosario Distefano, responsabile dell'Archivio storico della Cgil dell'Umbria e organizzata dalla Cgil regionale e dalla Camera del Lavoro di Perugia.

L'iniziativa, introdotta da Patrizia Venturini, della segreteria provinciale della Cgil di Perugia e da Giuliana Renelli delle segreteria regionale, è stata inoltre arricchita da una particolare cerimonia per la consegna da parte della famiglia Caponi, dei cosiddetti “guadernini neri”, ovvero i registri conservati da Alfio Caponi, storico dirigente sindacale della Cgil, nel periodo che va dal 1948 al 1955. Documenti preziosi, che ricostruiscono, in maniera ordinata e dettagliata, la storia dell'attività del sindacato a Perugia a cavallo degli anni '50.

“Sono contento e orgoglioso di consegnare in buone mani questo materiale che considero un piccolo contributo, non solo alla ricostruzione della storia della Cgil, ma anche alla difesa di un passato che viene troppo spesso dipinto in maniera falsata”, ha detto Leonardo Caponi, consegnando il materiale al segretario generale della Cgil dell'Umbria, Mario Bravi.

Da parte sua, Bravi ha ringraziato Caponi e la sua famiglia per il prezioso contributo, un'iniziativa – ha detto il dirigente della Cgil – che “rende viva questa settimana degli archivi e che ci ricorda ancora una volta come la memoria storica sia un elemento essenziale per il presente e il futuro di questa organizzazione”.

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