Giorgia Meloni  non si smentisce, condanna l’assalto al parlamento senza nominare Lula e mostrare solidarietà verso il presidente che ha legittimamente vinto le elezioni.

E senza nominare nemmeno Bolsonaro, i cui sostenitori sono i responsabili del tentativo golpista.

E che ha detto Giorgia Meloni? «Quanto accade in Brasile non può lasciarci indifferenti. Le immagini dell’irruzione nelle sedi istituzionali sono inaccettabili e incompatibili con qualsiasi forma di dissenso democratico. E’ urgente un ritorno alla normalità ed esprimiamo solidarietà alle Istituzioni brasiliane» (...)

Ovviamente Giorgia Meloni non può solidarizzare (a differenza di altri leader europei) con Lula visto che i suoi elettori sostengono Bolsonaro e il suo vice-premier Salvini lo celebra come il nuovo faro della destra reazionaria.

Un’altra dimostrazione delle ambiguità politiche di Giorgia Meloni che già in passato si era distinta in prese di posizione in cui si evitavano di chiamare le cose con il loro nome per non dispiacere ora ai nostalgici fascisti ora ai reazionari.

Pubblicato da Globalist

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