Le/i Giovani Comuniste/i della Provincia di Perugia condividono pienamente la scelta fatta da alcuni Consigli di Facoltà dell’Ateneo perugino di sospendere l’attività didattica fino all’8 ottobre. La proposta del blocco delle lezioni da parte dei ricercatori è un palese segno dell’insufficienza e dell’inadeguatezza delle riforme e leggi fatte in campo didattico e finanziario dall’attuale Governo, che mira ad annientare l’istruzione pubblica. Il disastro nelle scuole e nelle università si colloca nell’attacco più generale portato dal governo alle categorie più deboli. Basti pensare, ad esempio, ai tagli fatti in campo sociale e alla politica di Confindustria e della FIAT, colluse entrambe con un governo antidemocratico, antipopolare ed ingiusto che scarica la crisi sui soliti noti. Come si può rilanciare un Paese se viene penalizzato il diritto allo studio e al lavoro? Analizzando la legge Finanziaria del 2008, la manovra Tremonti e la riforma Gelmini è chiaro come l’attuale governo non affronti i problemi reali che stanno portando il nostro Paese al collasso, culturale e finanziario, ed è altrettanto manifesto come non ci sia una distribuzione equa delle risorse. La riduzione del Fondo di Finanziamento ordinario degli Atenei colpisce l’istruzione pubblica, mentre viene rilanciata nel contempo quella privata, con tanto di visite del Presidente del Consiglio presso atenei privati, mentre il resto del mondo scolastico è allo sbando, con classi sovraffollate, ricercatori che prestano un servizio pressoché gratuitamente, distruzione della memoria culturale e storica dell’Italia (ricordiamo che il Ministro Gelmini ha ridotto le ore di storia dell’arte e cancellato la Resistenza dai libri scolastici). Riteniamo inoltre priva di qualsiasi logica la contrarietà al blocco delle lezioni da parte di Alleanza Universitaria e Idee in movimento. Per noi sono chiari gli intenti di devastazione da parte del governo del valore democratico della cultura e del diritto allo studio. Le/i Giovani Comuniste/i sono al fianco dei ricercatori precari, degli insegnanti, del personale ATA e degli studenti per tutelare i diritti costituzionali allo studio e al lavoro che le manovre del governo stanno ponendo sotto assedio. Per questo sosteniamo la manifestazione studentesca di oggi venerdì 8 ottobre, per la scuola pubblica e di stato.

Marta Melelli
Giovani comunisti Perugia

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