Melelli (GC Perugia):“Siamo stati a Roma per riprenderci il futuro"
Le/i Giovani Comuniste/i della provincia di Perugia sono stati presenti a Roma il giorno del voto di fiducia per manifestare tutto il loro sdegno nei confronti di questo Governo. Abbiamo assistito con disgusto all’annientamento del nostro futuro, alla mercificazione dei parlamentari, alle compravendite vergognose che intossicano la nostra democrazia. I giochi di potere che si sono consumati dentro le stanze dei palazzi dimostrano ancora una volta come l’attuale maggioranza di Governo sia debole, instabile, antipopolare, mafiosa. La classe politica che tutt’ora si trova al potere ha mostrato di essere indegna, e i migliaia di manifestanti che sfilavano per le vie di Roma hanno invece palesato la voglia di cambiamento che anima la società civile, oramai spogliata di ogni diritto, di ogni certezza del domani. Siamo stati al fianco degli studenti, dei precari, dei lavoratori, della gente comune che si è unita al corteo, per ribadire la nostra assoluta contrarietà alle ideologie liberiste che stanno portando allo sfacelo il Paese, che azzerano i diritti costituzionali inalienabili dei molti. Siamo incerti sul futuro dei nostri genitori e siamo certi che con questa linea politica noi un futuro sereno non l’avremo mai. La crescita del PIL è ai minimi storici e la disoccupazione avanza, mentre la Finanziaria di Tremonti taglia i servizi essenziali e la Gelmini propone una riforma classista, incivile.
Noi non ci arrendiamo, continueremo ad alimentare il conflitto che ha portato all’occupazione di scuole e università, vogliamo lo sciopero generale, il ritiro della Riforma Gelmini e la caduta di questo Governo che non può aggrapparsi a soli 3 voti. Chiediamo chiarezza sul comportamento delle forze dell’ordine che è stato tutt’altro che ineccepibile, desideriamo capire come sia stato possibile che ancora una volta ci siano state infiltrazioni e violenze gratuite che hanno determinato scene da guerriglia cilena, riportando alla memoria anche i tragici fatti di Genova del 2001. Chiediamo di sapere su quale basi gli atteggiamenti violenti degli agenti hanno trovato adito nei confronti di manifestanti pacifici e inermi, e come sia possibile una rappresaglia indiscriminata di tale portata.
Vogliamo riprendere il nostro futuro.
Marta Melelli, Giovani Comuniste/i Perugia
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