Mauritius, si è spezzata la petroliera intagliata sulla barriera corallina
Dopo ventun giorni la petroliera Mv Wakashio, incagliata dal 25 luglio su una barriera corallina al largo delle Mauritius, dopo aver già riversato oltre 1.000 tonnellate di petrolio, si è definitivamente spezzata in due. Da giorni era al limite strutturale e le squadre di salvataggio hanno fatto di tutto per pompare le restanti 3.000 tonnellate di petrolio fuori dalle cisterne. Il governo di Mauritius ha annunciato che chiederà all’armatore e all’assicuratore una compensazione per i danni e la compagnia giapponese Nagashiki Shipping si è già detta disponibile a risarcire.
La marea nera di petrolio è visibile anche dallo spazio. È stata infatti ripresa dal satellite Sentinel-2 del programma di osservazione della Terra Copernicus, gestito da Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Commissione europea. Proprio grazie alle sue immagini è stato stilato un primo report sul disastro ambientale a opera della task force ‘International Charter Space and Major Disasters’.
La petroliera Wakashio, di proprietà di una compagnia giapponese ma battente bandiera panamense, trasportava circa 3.800 tonnellate di petrolio pesante e 200 tonnellate di gasolio, il 25 luglio scorso si è intagliata.
Questo è l'ennesimo caso di grave disastro ambientale, che avrà conseguenze gravi su un habitat incontaminato e unico nel suo genere. Inoltre, sottolinea l'importanza di predisporre maggiori controlli sulle grandi navi che ogni giorno solcano i mari e oceani per scongiurare situazioni come questa. Si deve tenere presente che le lesioni all'ambiente hanno ricadute su tutte le persone e possano condizionare la vivibilità del futuro.
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