Solo una accisa regionale sui carburanti, da istituire con il voto del Consiglio regionale, potrà garantire i fondi necessari alla ricostruzione pesante del territorio di Marsciano, danneggiato dal terremoto del 15 dicembre 2009 e che ancora oggi fa registrare 570 cittadini fuori dalle abitazioni lesionate e numerose
aziende ferme nelle attività produttive.

E' quanto emerso a Palazzo Cesaroni dalla audizione del Comitato per la ricostruzione di Marsciano accompagnato dal sindaco Alfio Todini, organizzata congiuntamente dalla seconda e dalla prima Commissione consiliare, presiedute rispettivamente da Gianfranco Chiacchieroni e Oliviero Dottorini. L'ipotesi di una accisa regionale sui carburanti, come unica soluzione percorribile per far uscire il territorio di Marsciano da una “inaccettabile impasse”, è stata prospettata, sia dal presidente del Comitato Ruggero Zaganelli che dal sindaco Alfio Todini, “come conseguenza dell'ultimo Decreto governativo, il cosiddetto mille-proroghe che di fatto sancisce la competenza delle Regioni ad intervenire sulle calamità naturali e che trova un oggettivo riscontro, ha precisato il sindaco, “nella costatazione che il Fondo nazionale per le calamità dispone oggi di soli 160 milioni di euro”.

Ad aggravare la situazione di stallo della ricostruzione, hanno spiegato i membri del comitato e lo stesso sindaco, “è intervenuta anche la Ragioneria dello Stato che ha messo in guardia sull'utilizzo dei 15 milioni
stanziati dalla Regione (5 dal bilancio e 10 da finanziare con mutuo) individuando nella decisione dell'Umbria uno schema che si estenderebbe poi anche ad altre Regioni. Ma anche l'accisa regionale sui carburanti, “da approvare al più presto”, per il sindaco Todini presenta alcune difficoltà, “è molto difficile che produca un gettito di 15 milioni e va decisa anno per anno”.

In apertura di audizione, il presidente del Comitato Ruggero Zaganelli, ha espresso amarezza per la impossibilità di approntare soluzioni praticabili in tempi brevi nonostante l'impegno di tutti. Su questa vicenda, ha detto, “abbiamo la sensazione di essere stati prima dimenticati, poi disprezzati e in ultimo discriminati; il difficile per me è diventato lo stare a contatto quotidiano con chi vive il disagio. Fra i problemi pratici e spesso burocratici sollevati dal Comitato, si evidenziano quelli di tipo interpretativo sulla ammissibilità ai finanziamenti di interventi, sulla necessità di preparare comunque progetti di ricostruzione pesanti e sopratutto sulla urgenza di aiutare la ripresa della microeconomia, delle piccole attività economiche sparse nel territorio e nelle colline.

Al termine dell'incontro il consigliere Paolo Brutti (Idv), (d'accordo anche il presidente della prima Commissione Dottorini) ha chiesto alla Commissione di poter acquisire i bandi relativi alla ricostruzione pesante, perché dalla audizione è emersa l'ipotesi che fra le richieste di finanziamenti figurino aziende che risultavano improduttive già da prima del terremoto. Brutti ha anche prospettato la costituzione, indipendentemente dal terremoto di Marsciano, di un fondo regionale per le calamità, dal quale poter attingere, per altri eventi che dovessero manifestarsi in futuro.

Al termine della audizione i due presidenti Chiacchieroni e Dottorini si sono impegnati a consultare al più presto la presidente della Giunta Catiuscia Marini sulla eventuale accisa, per Chiacchieroni “una strada abbastanza obbligata”; ad acquisire le domande di finanziamento presentate dalla aziende del marscianese, ed a sollecitare fin dai prossimi giorni, il nuovo Governo per avere risposte più chiare sugli impegni che potrà assumere il livello centrale dopo il decreto mille-proroghe.

Condividi