L’Amministrazione comunale ha esteso a cinque sale di palazzo Pietromarchi, sede del Museo dinamico del Laterizio e delle Terrecotte, la qualifica di luoghi utilizzabili ai fini della celebrazione dei matrimoni civili. Si tratta delle sale del Camino, dell’Affresco, dello Statuto, della Contessa e della sala Venanzio Vallerani, che vanno ad aggiungersi alla sala del Consiglio in Municipio. L’individuazione di tali nuove location va in contro sia all’aumentare del numero di matrimoni civili che vengono celebrati nella Casa comunale, sia alla richiesta di effettuare tali celebrazioni in residenze storiche. A Marsciano vengono celebrati nella sala Consiliare ogni anno oltre 20 matrimoni civili e sono già 5 quelli dei primi due mesi del 2014.

“L’amministrazione – afferma l’Assessore Giuseppe Treppaoli – mette a disposizione un bene culturale della comunità quale è Palazzo Pietromarchi, sede del Museo cittadino, per un diverso utilizzo che può valorizzarne la naturale vocazione turistica. Questo dei matrimoni è, infatti, un segmento molto caro al turismo perché sempre più coppie di stranieri e non residenti scelgono l’Umbria, e i suoi palazzi storici, per sposarsi. Anche Marsciano, quindi, farà la sua parte con Palazzo Pietromarchi e con le sue sale di grande valore architettonico e artistico.  A questo si aggiunge anche il fatto che il Comune, attraverso un diverso e non esclusivo utilizzo di questa struttura, potrà contare su delle risorse economiche aggiuntive da utilizzare per la migliore promozione delle sue attività turistico-ricettive e del comparto culturale”. 

Con l’individuazione delle sale sono stati anche ridefiniti i tariffari per la loro concessione d’uso ai fini della celebrazione del rito civile, con una distinzione tra residenti e non residenti. Per i primi il costo è di 60 euro nei giorni feriali e 150 euro nei giorni prefestivi e festivi. Per i non residenti, invece, il costo è rispettivamente di 100 e 300 euro.   

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