Marsciano/ Biomasse: trasparenza, partecipazione ed informazione
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Marsciano Democratica approfitta della discussione che si aperta a seguito dell'intervento del consigliere tutto non possiamo fare a meno di esprimere la nostra sorpresa nell'apprendere che per l'Amministrazione comunale di Marsciano, come dichiarato nel documento di risposta a Dottorini, “il biodigestore di Olmeto è una questione che ha cessato di esistere”: forse che il problema dello svuotamento delle lagune è stato risolto?
Se invece tale dichiarazione sottintende la definitiva rinuncia a qualsiasi idea di ripartenza dell'impianto (il cosiddetto REVAMPING) allora saremmo veramente felici visto l'impegno profuso da tanti cittadini (e non sparuti combattenti e reduci) che ha portato alla “GIUSTA” chiusura dell'impianto nell'agosto di alcuni anni fa ed è proprio a questi cittadini ed in particolare al Movimento per la Qualità della Vita che deve andare il nostro ringraziamento e quello di tutta la popolazione Marscianese per quello che si è ottenuto e, proprio per questo, chiediamo al Movimento stesso di continuare nella Sua proficua azione di aiuto alla tutela ambientale del territorio.
Quello che però ci preoccupa di più è il passaggio del comunicato riguardante la partecipazione ed informazione ai cittadini che, ma speriamo di sbagliare nell'interpretazione, viene vista dall'Amministrazione come “occasioni di strumentalizzazione che non hanno altro risultato se non quello di frenare lo sviluppo di nuove tecnologie e nuove possibilità di lavoro...”. Noi riteniamo invece che, specialmente in un settore delicato come quello ambientale, sia doveroso da parte di un Amministrazione trasparente informare e partecipare i cittadini di tutti i progetti riguardanti il nostro territorio e speriamo vivamente che ciò venga fatto per evitare che a Marsciano non succeda, come accaduto in altre realtà regionali, che siano i cittadini a dover indagare per conoscere cosa si intende fare sul LORO territorio.
Ora, visto che vengono citate di nuovo ipotetiche divisioni all'interno dell'opposizione di centro sinistra, Marsciano Democratica esprime chiaramente la sua posizione sugli impianti a biomasse:
1. Prima di tutto impianti solo di piccole dimensioni (MAX 100 kwh) e confinati all'interno del ciclo produttivo dell'azienda agraria che lo realizza (e non imprese esterne) e che deve utilizzare, per mandarlo avanti, esclusivamente materiale prodotto in loco.
2. NO quindi ad impianti più grandi, di tipo esclusivamente speculativo, fatti solo per vendere energia senza alcun collegamento col territorio. Tali impianti infatti porterebbero ad effetti collaterali negativi e dannosi legati ai trasporti di materie prime da digerire con relativi problemi di emissioni e di traffico pesante; inoltre, in questi casi, la necessità di materia prima porta ad utilizzare i terreni in modo indiscriminato ricorrendo ad un uso dissennato di acqua, pesticidi e concimi chimici inquinando e minando la fertilità dei terreni stessi.
3. Per le aziende zootecniche, proprio per evitare quelle che l'Amministrazione chiama “iperboli come la distinzione tra depuratori e impianti a biogas”, riteniamo TASSATIVO che prima di tutto sia presente un impianto di depurazione e trattamento e solo successivamente, proprio per compensare i costi della depurazione, si possa abbinare la produzione di energia con un impianto a biomasse.
4. Altro vincolo fondamentale è la distanza dalle abitazioni che deve essere di almeno 1,5 km in quanto, come molti studi cominciano ad evidenziare, probabilmente vivere vicino a questi impianti non è sicuramente un’esperienza né piacevole né salutare (rumori, emissioni, etc.).
5. E' importantissimo infine verificare il sito dove si vogliono impiantare tali centrali per evitare casi come quello di Montecchio dove si voleva costruire un impianto ai margini dell'Oasi di Alviano.
Per concludere vogliamo puntualizzare di nuovo che la cosa più importante, anzi NECESSARIA, sia la trasparenza e partecipazione che eviti che una qualsivoglia centrale a biomasse possa essere installata nel nostro territorio senza o addirittura contro il parere della popolazione che ci vive. Pertanto chiediamo con forza che l'Amministrazione Comunale si faccia garante di ciò e partecipi preventivamente ai cittadini ogni progetto in tal senso per garantire ampia discussione e confronto come del resto sta già avvenendo in tante altre località umbre (Costano, Fossato di Vico, Panicale) e come sostenuto con forza anche dai Consiglieri Regionali del PD Fausto Galanello, Luca Barberini e Andrea Smacchi che in una loro mozione sull'argomento, tra le tante cose, chiedono alla Giunta Regionale di “favorire la partecipazione di Comune e cittadini nella scelta dei siti”.
Marsciano Democratica
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