di NB

PERUGIA - Dopo aver scontato la condanna a quasi 4 anni di carcere per attività terroristica, ora dopo un giorno di libertà sono stati rispediti con tanto di volo internazionale e riaccompagnati in Marocco, per motivi di ordine pubblico e sicurezza dello Stato, con un volo decollato nella serata di ieri dall'aeroporto di Roma-Fiumicino e diretto a Casablanca, per evitare ulteriori reclutamenti di terroristi in terra umbra. E' stato questo il destino di Safika Driss, e El Jari Mohamedi due custodi e servitori dell'Imam di Ponte Felcino - ancora in carcere - che, secondo l'accusa, si era affiliato ad Al Qaida e sperava di poter emulare con attentanti i suoi superiori con base in medio-oriente. Alla Moschea di Ponte Felcino veniva inculcato l'odio anche contro i bambini italiani che dovevano essere colpiti finchè non esce il sangue.

Il progetto criminoso dei due marocchini che insieme ad altre persone, avrebbero costituito un centro di addestramento e di supporto logistico di militanti jihadisti, con il compito di insegnare loro tecniche di combattimento, con l'utilizzo di armi ed esplosivi.fu neutralizzato dall'intelligence italiana nel luglio 2007, con il conseguente arresto, in esecuzione di misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Perugia, per "addestramento ad attivita' con finalita' di terrorismo internazionale".

Soddisfatto il ministro degli interni Roberto Maroni che ha voluto così tutelare la sicurezza pubblica regionale e nazionale:"L'immediato rimpatrio dei due terroristi marocchini subito dopo la loro scarcerazione - sottolinea il ministero dell'Interno- , conferma l'efficacia degli sforzi profusi congiuntamente dalla direzione centrale dell'Immigrazione e della polizia delle frontiere e dalle autorita' diplomatiche marocchine in Italia che sono quotidianamente impegnate nel contrastare, insieme, ogni forma di illegalita' connessa all'immigrazione clandestina".

Dopo aver scontato una pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione, irrogata il 19 ottobre 2009 dalla Corte di Assise di Perugia, successivamente confermata dalla Corte di Assise di Appello di Perugia il 25 giugno 2010, Safika e l'El Jari sono stati scarcerati ieri, 21 gennaio, rispettivamente dagli istituti penitenziari di Macomer (NU) e Rossano (CS).

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