ASSISI – “Assisi e l’Umbria devono molto a frate Francesco, a questa figura straordinaria che ha segnato profondamente la spiritualità di questa terra e ne ha influenzato i caratteri di sobrietà e operosità della sua gente”. Lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che questo pomeriggio ha porto il saluto istituzionale all’inaugurazione del “Cortile dei Gentili” di Assisi, la due giorni di confronto tra credenti e non credenti che si è aperta con l’incontro tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura.

“Questa tappa del Cortile dei Gentili – ha detto - è una occasione unica di incontro, conoscenza, dialogo tra autorevoli esponenti delle istituzioni, della cultura ed esplicita ancora una volta lo ‘spirito di Assisi’ quale tema di confronto e reciproca conoscenza”.

La presidente Marini ha ricordato come il filosofo laico, Aldo Capitini, nel promuovere nel 1961 la Marcia per la pace e la nonviolenza Perugia-Assisi, scelse simbolicamente appunto Assisi, “la città del Poverello, come meta di un messaggio moderno sull’impegno militante dei cittadini per la pace e quale forma di relazione fra i popoli, i Paesi, i Governi”.

Nel suo saluto, la presidente ha inoltre fatto riferimento a “questi giorni difficili, nei quali condotte illegali e immorali colpiscono l’immagine ed il ruolo del sistema delle autonomie locali. Dobbiamo avere la forza di reagire con rigore e determinazione – ha sostenuto - ma anche essere capaci di salvaguardare il ruolo delle autonomie locali che hanno saputo esaltare quelle virtù civiche delle comunità locali tradotte nella capacità di fare impresa, tutelare l’ambiente e il proprio territorio, difendere il paesaggio, promuovere reti di solidarietà sociale”.

Rivolgendosi al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al quale ha portato il saluto “affettuoso” di tutta l’Umbria, in qualità di Presidente della Regione Umbria ha voluto ringraziarlo “per il sostegno e l’incoraggiamento che ci ha rivolto nei giorni scorsi, per l’assunzione di provvedimenti urgenti volti a salvaguardare il ruolo dell’istituzione regionale dalle degenerazioni a cui stiamo assistendo in queste settimane”.
due giorni di confronto tra credenti e non credenti che si è aperto con l’incontro tra il presidente Napolitano e il cardinale Ravasi.

ASSISI – “Assisi e l’Umbria devono molto a frate Francesco, a questa figura straordinaria che ha segnato profondamente la spiritualità di questa terra e ne ha influenzato i caratteri di sobrietà e operosità della sua gente”. Lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che questo pomeriggio ha porto il saluto istituzionale all’inaugurazione del “Cortile dei Gentili” di Assisi, la due giorni di confronto tra credenti e non credenti che si è aperta con l’incontro tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura.

“Questa tappa del Cortile dei Gentili – ha detto - è una occasione unica di incontro, conoscenza, dialogo tra autorevoli esponenti delle istituzioni, della cultura ed esplicita ancora una volta lo ‘spirito di Assisi’ quale tema di confronto e reciproca conoscenza”.

La presidente Marini ha ricordato come il filosofo laico, Aldo Capitini, nel promuovere nel 1961 la Marcia per la pace e la nonviolenza Perugia-Assisi, scelse simbolicamente appunto Assisi, “la città del Poverello, come meta di un messaggio moderno sull’impegno militante dei cittadini per la pace e quale forma di relazione fra i popoli, i Paesi, i Governi”.

Nel suo saluto, la presidente ha inoltre fatto riferimento a “questi giorni difficili, nei quali condotte illegali e immorali colpiscono l’immagine ed il ruolo del sistema delle autonomie locali. Dobbiamo avere la forza di reagire con rigore e determinazione – ha sostenuto - ma anche essere capaci di salvaguardare il ruolo delle autonomie locali che hanno saputo esaltare quelle virtù civiche delle comunità locali tradotte nella capacità di fare impresa, tutelare l’ambiente e il proprio territorio, difendere il paesaggio, promuovere reti di solidarietà sociale”.

Rivolgendosi al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al quale ha portato il saluto “affettuoso” di tutta l’Umbria, in qualità di Presidente della Regione Umbria ha voluto ringraziarlo “per il sostegno e l’incoraggiamento che ci ha rivolto nei giorni scorsi, per l’assunzione di provvedimenti urgenti volti a salvaguardare il ruolo dell’istituzione regionale dalle degenerazioni a cui stiamo assistendo in queste settimane”.

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