"È un riconoscimento molto importante per tutta l'Umbria, che dimostra come sia possibile avere un sistema sanitario pubblico in grado di garantire la massima qualità delle prestazioni, assieme all'equilibrio di bilancio". È quanto ha affermato, nel corso dell'incontro con i giornalisti, la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini che ha altresì sottolineato il fatto che "se l'Umbria è la prima delle cinque Regioni 'benchmark', ciò testimonia anche la possibilità per una piccola Regione - penalizzata dall'economia di scala dovendo comunque sostenere costi fissi a prescindere dal numero degli abitanti - di raggiungere equilibrio di bilancio, pur mantenendo alto il livello della qualità delle prestazioni".

"Se a questo risultato - ha detto - aggiungiamo i dati che emergono dal rapporto Istat relativi alla valutazione della qualità dei servizi da parte dei cittadini, allora possiamo affermare che davvero la sanità pubblica in Umbria ha un modello sostenibile economicamente e efficiente per qualità delle prestazioni".

Per la presidente Marini tale risultato, "che ci impone anche una particolare responsabilità, è frutto di un lavoro di squadra che ha visto e vede impegnati tutti i soggetti che operano nel mondo della sanità pubblica, dalle strutture regionali, alle Aziende sanitarie ed ospedaliere, alle organizzazioni professionali dei medici, dei farmacisti, di tutto il personale sanitario e degli stessi cittadini. Ciascuno - ha rilevato - ha offerto il proprio positivo contributo per il raggiungimento di un obiettivo che è essenzialmente quello di avere una sanità pubblica efficiente in grado di essere universalistica. Un risultato che è anche il frutto della capacità di programmazione in sanità che questa Regione ha espresso da molti anni".

"Voglio anche dire in questa circostanza - ha soetenuto - che questo Paese dovrebbe riflettere sulla insostenibilità di un sistema sanitario pubblico che pesa soprattutto sui cittadini che al sistema sanitario sono costretti a rivolgersi. Ritengo infatti che la sanità, per un fatto di equità, debba essere finanziata dalla fiscalità generale e non, come avviene ora, dai cittadini costretti a pagare oltre che con le tasse anche con ticket che coprono ad oggi il 25 per cento della dotazione del Fondo sanitario".

Di "bella giornata per l'Umbria" ha parlato l'assessore alla Sanità Franco Tomassoni: "Un risultato che ci gratifica per il lavoro svolto in questi anni e che assume un particolare rilievo se si considera che proprio in questi ultimi tre anni abbiamo registrato una forte riduzione delle risorse".

Per l'assessore Tomassoni, inoltre, "quella che abbiamo effettuato con la nostra riforma sanitaria e soprattutto avendo scelto il modello delle due Aziende sanitarie e ospedaliere, si rivela la scelta migliore. Certo, permangono per la sanità sia italiana che umbra delle criticità, a partire dalla inadeguatezza del Fondo sanitario nazionale che quest'anno per la prima volta ha registrato una diminuzione delle risorse. Così - ha concluso - come dobbiamo ulteriormente lavorare affinché diminuiscano ancora i tempi delle liste di attesa".

Alla conferenza-stampa è intervenuto l'assessore regionale Stefano Vinti, che ha parlato di uno straordinario risultato politico per l'Umbria.

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