PERUGIA - Catiuscia Marini deciderà "in tempi brevi e nel rispetto dell'articolo 64" dello Statuto della Regione Umbria se confermare o ritirare le dimissioni respinte oggi dall'Assemblea legislativa. Lo ha annunciato prendendo la parola in aula dopo il voto.

"Ho agito sempre - ha sottolineato Marini - con onesta, in buona fede e nel rispetto della legge. So che ho fatto errori politici e umani ma ho sempre rispettato la legge".

"Non lascio macerie - ha detto in uno dei passaggi del suo lungo intervento - né in materia di bilancio né sul sistema sanitario".
"Non si sta in Paradiso a dispetto dei santi...": ha detto prendendo la parola in aula dopo il voto favorevole alla mozione della maggioranza che le chiedeva di ritirare le dimissioni. Ora spetta a lei decidere se confermarle o ritirarle.

Per Marini "ci sta che questa sia una legislatura a chiusura anticipata". La presidente che ha rivendicato la sua autonomia. ha poi sottolineato che se si dovesse attenere al codice etico del Pd "dovrei attendere mesi di legislatura".

Sulla sua decisione peserà probabilmente anche l’atteggiamento “pilatesco” (alcuni lo hanno definito da “nuovo Bruto”) assunto dal consigliere dem Giacomo Leonelli che, facendo mancare il suo voto sulla mozione della maggioranza, ha reso più debole la portata politica del documento.

L’ex segretario regionale del Pd all’epoca di Renzi, che la Marini aveva sempre sostenuto nel corso del suo mandato anche se di provenienza repubblicana, in questa circostanza non ha esitato un attimo a voltargli le spalle.

 

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