''Giu’ le mani dall'indennita’ di accompagnamento dei disabili gravi. Si' alla lotta contro i falsi invalidi. No all'esclusione sociale degli invalidi veri''. Questo c'era scritto sulla maglietta indossata questa mattina da Tommaso Daniele, presidente nazionale dell'Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, nel corso della conferenza stampa organizzata per annunciare la partecipazione ufficiale dell'Unione alla Marcia della pace Perugia-Assisi di domenica 25 settembre.

"I 500 ciechi e ipovedenti che parteciperanno alla marcia, avranno indosso questa maglietta'', ha spiegato Tommaso Daniele. ''Vogliamo gridare forte e chiaro - ha proseguito Daniele - un no verso certe riforme del Governo che, se approvate, farebbero tornare i ciechi nel medioevo. La crisi e’ innegabile, ma noi non possiamo pagare due volte, prima come cittadini e poi come disabili".

"Il governo -continua Daniele- ha messo in atto una campagna contro gli invalidi per preparare l'opinione pubblica ai tagli. Ma noi a questo ci opporremo con tutte le nostre forze; se sara’ necessario organizzeremo una seconda marcia del dolore per difendere i nostri diritti. La prima, nel 1954, vide 700 ciechi marciare da Firenze a Roma per ottenere il diritto alla pensione. Questa volta, se necessario, saremo in 70mila".

L'Unione protesta, anche, per i problemi del lavoro dei ciechi e degli ipovedenti: il diploma di massofisioterapista non e’ piu’ spendibile perche’‚ non risponde ai requisiti legislativi dell'Unione Europea; la figura del centralinista e’ in grande difficolta’; il Governo non risponde alle richieste dell'Unione di riconoscere con proprio Decreto le nuove attivita’ lavorative rese possibili dalle nuove tecnologie. Infine, l'Unione ciechi protesta per lo stato dell'integrazione scolastica dei ragazzi ciechi ed ipovedenti ai quali non e’ garantito il diritto allo studio: mancano, infatti, libri di testo, materiale didattico e ogni ausilio necessario all'autonomia.

"Per mettere fine alla discriminazione nei confronti delle persone con disabilita', che questo governo con protervia persegue nelle sue scellerate politiche, saremo alla marcia della pace Perugia-Assisi". E' quanto afferma da parte sua la responsabile dell'ufficio politiche della disabilita' della Cgil Nazionale, Nina Daita, che aggiunge: "Condividiamo e sosteniamo le ragioni e le preoccupazioni dell'Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti: le politiche del governo ci fanno tornare al medioevo e saremo alla marcia con loro per rivendicare diritti per tutti e per la costruzione di un futuro migliore".

"Dopo l'articolo 9 della manovra economica, che introduce forme intollerabili di discriminazione nei confronti delle persone con disabilita' con il rischio di ripristinare i reparti confino", la dirigente sindacale teme che "le nuove voci sulla manovra e la legge delega sull'assistenza fanno crescere l'ansia e l'inquietudine nelle persone con disabilita' che temono la cancellazione dei diritti sociali e di cittadinanza con tanta fatica acquisiti", conclude Daita.
 

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