PERUGIA – “Se è giusto chiedere un rafforzamento dei controlli sul territorio e della repressione della criminalità, abbiamo anche il dovere di interrogarci sul che fare per irrobustire la cultura della legalità, prevenire la devianza, combattere gli stereotipi, creare le condizioni per una ritrovata coesione, che è la base solida della qualità della vita in qualsiasi luogo”. E' quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in un messaggio inviato a Paul Dongmeza, il presidente dell'associazione Umbria Africa, che ha promosso per domani, a Perugia, la Marcia interetnica per la legalità.

Nella lettera a Dongmeza la presidente ricorda che il nuovo statuto regionale assume come valori fondamentali della identità umbra, da trasmettere alle future generazioni, la cultura della pace, della non violenza, il rispetto dei diritti umani, la cultura dell'accoglienza, della coesione sociale, delle differenze, l'integrazione e la cooperazione tra i popoli: “purtroppo - scrive la presidente - ultimamente l'immagine dell'Umbria pacifica, accogliente, dialogante, è stata messa a dura prova. In un contesto mondiale e nazionale nella morsa dell'incertezza e della crisi, anche la nostra regione è stata scossa dalle fondamenta. Si sono moltiplicati i problemi economici, sociali, di convivenza e recenti gravi episodi di criminalità hanno gettato nell'allarme l'intera popolazione”.

E sono queste le ragioni che, a parere della presidente Marini, fanno assumere un particolare significato “all'appello lanciato da voi migranti a tutti i migranti che in Umbria studiano, lavorano, pagano le tasse, contribuiscono alla sua ricchezza materiale ed immateriale, ma rivolto anche ai nativi, affinché domani si marci tutti insieme per la legalità, che non ha colore, e per la sicurezza”.

Infine la presidente, nell'augurare pieno successo ad una iniziativa originale, tempestiva ed opportuna, “nata dalla sensibilità civile degli immigrati in terra umbra, con un impatto simbolico che travalica i confini regionali'', conferma l'impegno della Regione ''ad accelerare i percorsi di integrazione e piena cittadinanza, nella consapevolezza che essa e' fatta di diritti e di doveri”.

La marcia “La Legalità non ha colore”, con partenza alle ore 10, si snoderà da Piazza Partigiani a Piazza IV Novembre.

“Come recita il nostro slogan – afferma il Presidente di Umbria Africa Paul Dongmeza -, la sicurezza è come l’acqua: un bene comune. Per questo invitiamo tutti i cittadini a marciare insieme nel rispetto della Costituzione e della Legge italiana, al di là della provenienza geografica e superando le differenze ideologiche, culturali e religiose”.

L’iniziativa, nata sulla scia dei recenti fatti di cronaca nera accaduti in Umbria, vuole ricordare anche la strage di giovani norvegesi nell’isolotto di Utoya, l’uccisione di due cittadini senegalesi a Firenze e l’omicidio di tre bambini e del loro insegnante avvenuto a Tolosa.

“Questi crimini orrendi – ammonisce Dongmeza – devono rammentarci che non bisogna mai abbassare la guardia, neppure nella nostra Regione, nella quale sta crescendo il rischio di un’esplosione generalizzata di xenofobia, alimentata dai recenti crimini di cui sono stati protagonisti o sospettati alcuni migranti”. “Non bisogna dimenticare – continua – che la maggior parte dei migranti desidera solo contribuire alla crescita di questa terra che ci ha accolto, la terra di San Francesco e Aldo Capitini, Capitale della pace davanti al Mondo intero”. “Tutti i cittadini che hanno a cuore la legalità sono invitati a marciare insieme a noi!”.
 

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