Manovra/ Venturi: martedì a tavolo sviluppo, sblocco del Paese o passo indietro
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PERUGIA - Rete Imprese Italia siedera' martedi' prossimo insieme alle altre organizzazioni produttive al tavolo sullo sviluppo convocato dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti. ''Tornare alla crescita e' indispensabile, e' nell'interesse di tutti, piccole e grandi imprese'' dice Marco Venturi, presidente della Confesercenti che non manca tuttavia di stigmatizzare l'assenza delle Pmi alla prima riunione la scorsa settimana.
''Ingiustificabile non essere stati convocati da subito con Abi e Confindustria a dare il nostro contributo - dice Venturi -, se e' una dimenticanza e' grave, se voluto ancora peggio. Siamo l'associazione con il maggior pil e piu' occupati''. ''Sulla necessita' della crescita chiediamo la complicita' di tutti: non e' un fatto corporativo, l'Italia che torna a crescere e' obiettivo di tutti. Per far ripartire i consumi bisogna ridare fiducia ai cittadini. Occorre ribaltare il circolo vizioso in circolo virtuoso''.
E' un dato l'aumento delle chiusure delle imprese, 110mila nel biennio della congiuntura. ''Un'impresa familiare che chiude ha un impatto piu' forte, tutti si trovano nella stessa barca e senza ammortizzatori. La catena produttiva viene coinvolta in tutte le sue componenti''. Pesa la condizione di 'cappio al collo' in cui versa l'Italia. Di qui un messaggio ''forte'' alla maggioranza e al Parlamento: ''o ci sono le condizioni per continuare - dice Venturi - o si faccia un passo indietro per il bene del paese. Questa situazione non puo' trascinarsi all'infinito, perche' si paga. Quello che sta succedendo non fa bene all'immagine del paese, al suo turismo, al made in Italy, il parlamento ne tenga conto''.
Rete Imprese Italia, la superorganizzazione che associa 2,6 milioni di imprese di Confesercenti, Confcommercio, Casartigiani, Cna e Confartigianato, compie 16 mesi di vita. ''Un bilancio senza dubbio positivo, e' stato un atto di coraggio ed e' una costruzione paziente. Siamo al primo giro e stiamo affinando il meccanismo. Di smantellamento non se ne parla certo''.
Tra le misure della manovra anti-deficit, fortemente criticata da Confesercenti, c'e' una stretta all'evasione fiscale. ''E' stato provato di tutto - dice Venturi - ma gli studi di settore funzionano e vengono aggiornati continuamente. Le imprese fanno ogni sforzo. C'e' una forte collaborazione e il livello di congruita' e' elevato, insomma lasciateci in pace ! Se poi l'economia non tira le imprese sono le prime vittime. Le chiusure delle imprese sono aumentate, vorra' pure dire qualcosa. Chiudono perche' non ce la fanno piu' e questo si riflette sugli studi di settore''.
Infine usura e abusivismo, fronti sui quali la Confesercenti continua a chiedere 'tolleranza zero'. ''Vengono smerciati oggetti prodotti dalla camorra, da un sistema criminale. Perche' - chiede Venturi - non si interviene su questo?''.
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