Tensioni tra gli studenti e le forze dell'ordine all'ingresso di via degli Astalli che porta alla residenza del premier. Lanci di petardi, bastoni, sampietrini, letame e sacchetti della spazzatura. Dopo la fiducia alla Camera esplode la violenza dei black bloc e la guerriglia si sposta a via del Corso. Scontri in tutto il centro. Assalti ai blindati, alle vetrine e alla sede della protezione civile.

 

Cortei, sit-in, blocchi e tafferugli. E in Centro i commercianti hanno hanno abbassato le serrande. Tensioni per le proteste nel giorno del voto, un ragazzo ferito al volto. In piazza Venezia e a Botteghe Oscure c'è stato lancio di fumogeni e petardi contro i mezzi blindati delle forze dell'ordine fermi all'ingresso di via degli Astalli, strada che porta davanti palazzo Grazioli. Alcuni manifestanti, che hanno indossato caschi, anche bastoni e sampietrini verso le forze dell'ordine.

TAFFERUGLI

Da piazza del Campidoglio, a via del Plebiscito a Botteghe Oscure, a corso Vittorio momenti ad alta tensione con prove di blitz anche contro le forze dell'ordine. Dal corteo a più riprese si sono staccati gruppetti di ragazzi col volto coperto da sciarpe e cappuccio nero stile black bloc che hanno lanciato bottiglie e petardi contro i blindati della Guardia di Finanza ma gli stessi studenti hanno cercato di bloccarli. Assaltate anche vetrine di negozi e banche.

I LUOGHI DELLA PROTESTA

Una giornata difficile oggi per la Capitale. A scendere in piazza, nel giorno in cui in Parlamento si vota la fiducia al governo Berlusconi, sono gli studenti sia universitari che medi, insieme a precari, operai, ricercatori, terremotati aquilani e attivisti dei movimenti di lotta per la casa e i beni comuni raccolti sotto la sigla "uniti contro la crisi". Con loro anche il popolo viola.

GLI SLOGAN

I cortei. In piazza Venezia si sono ritrovati gli studenti universitari che hanno manifestato contro il ddl Gelmini e contro il governo. Con loro gli studenti medi ma anche un'ampia rappresentanza di disoccupati, una delegazione della Fiom, centri sociali, Popolo Viola, comitati provenienti da Terzigno e da L'Aquila. La piazza è di fatto blindata dalle forze di polizia che con agenti e camionette hanno impedito l'accesso in via del Corso, nell'attigua via del Plebiscito e al Campidoglio.

I VOLTI DELLA PROTESTA

L'imponente corteo si è ricongiunto, in piazza del Popolo, con altri studenti universitari provenienti dalla Piramide e partiti dall'università Roma Tre. Gli universitari si erano radunati in piazzale Aldo Moro, poi sono sfilati accanto la stazione Termini per unirsi con i manifestanti partiti da piazza della Repubblica. Già alla Sapienza erano stati accesi alcuni fumogeni e sventolavano bandiere nere con al centro teschi bianchi. "Voi andate alla deriva, noi solchiamo il mare", recitava un grande striscione posizionato in testa al corteo. Alcuni studenti hanno indossato cappucci e portano con sé i caschi. Sfilanno dietro ai "book bloc", gli scudi-libro in gommapiuma, plexiglas e cartone. Pullman, auto e treni sono arrivati da tutta Italia, da Napoli a Torino, passando per Pisa e Bologna.

LA CITTA' BLINDATA

Ostiense. Paralizzata la circolazione in zona Piramide, dove gli studenti medi insieme a quelli di Roma Tre hanno esposto un grande striscione con la scritta: "Fiducia in questo stato non ne abbiamo, il futuro è nostro e ce lo prendiamo". Il corteo ha raggiunto il Lungotevere, bloccando il traffico in via Marmorata e da Testaccio verso il centro.

Gli universtari, prima di raggiungere la zona, hanno protestato davanti alla sede del Rettorato. Un gruppo di ragazzi ha esposto un striscione in cui si chiedevano le dimissioni del rettore Guido Fabiani. Alcuni barattoli di vernice arancione sono stati lanciati davanti ai cancelli chiusi del rettorato.

Al corteo hanno partecipato i "Movimenti uniti contro la crisi" che presidiano da giorni la Regione Lazio, e le scuole del centro, di Prati, Monteverde e Garbatella che al suono della prima campanella di istituto invece di entrare in classe hanno deciso di dare vita a piccoli raggruppamenti di quartiere per poi riunirsi in piazza Trilussa e bloccare il Lungotevere tra Trastevere e Testaccio.

In centro. "Uniti contro la crisi". Era questo lo striscione che apriva il corteo, circa 4-500 persone, che si è radunato sotto il Colosseo, già da stamani chiuso al traffico, e che sono confluiti in piazza Venezia lungo via dei Fori Imperiali per "assediare i palazzi del potere e sfiduciare anche dalla piazza il governo Berlusconi". Fiom Cgil, Rifondazione, Sinistra Critica, Sel, le bandiere nero-verdi dell'Aquila, Unione Inquilini, Action, i Movimenti romani, No Dal Molin, i centri sociali di Roma sono queste le sigle che compongono l'assembramento all'Anfiteatro Flavio che è in attesa del corteo degli studenti partito dalla Sapienza.

In piazza San Silvestro un gruppo di extracomunitari, circa una cinquantina divisi in piccoli gruppi, ha inscenato una protesta a favore dell'ex esponente dell'Idv Domenico Scilipoti. Ogni gruppetto ha esposto uno striscione con la scritta: "Martedì 14 dicembre 2010 Onorevole Scilipoti-libertà". Sotto, a pennarello, un'ulteriore scritta: "Libertà dallo strapotere delle banche. Associazione antiracket e antiusura. Lotta contro tutte le mafie. Brescia". Alcuni extracomunitari sono stati identificati dalla polizia e hanno dichiarato di essere stati pagati dallo stesso deputato (VIDEO).

La zona rossa. L'area dei palazzi del potere è stata presidiata da centinaia di agenti e carabinieri, molti in borghese. Alcuni vicoli dietro piazza di Pietra sono stati chiusi. Un blindato della polizia con gli idranti sul tetto è stato schierato in piazza San Silvestro. Poliziotti e blindati sostano sotto il Campidoglio, in piazza Venezia, piazza Santi Apostoli e nei pressi di Palazzo Valentini, sede di Provincia e Prefettura.

Disordini al Senato. Petardi, bombe carta, vernice colorata e fumogeni contro Palazzo Madama. Il corteo degli studenti ha lanciato petardi e vernice contro la sede del Senato protetta dai blindati. La polizia ha risposto con lacrimogeni a corso Rinascimento.

Un gruppo di manifestanti ha preso d'assalto le camionette delle forze dell'ordine che bloccano via degli Astalli, la strada che porta in via del Plebiscito, sotto l'abitazione di Silvio Berlusconi. I manifestanti hanno lanciato oggetti e sacchetti di letame contro le camionette della polizia e grossi petardi. Un poliziotto è rimasto leggermente stordito dal lancio di uno dei petardi.

Nel corso della sassaiola e del lancio delle bottiglie contro i blindati delle forze dell'ordine schierati in Via degli Astalli, uno studente è rimasto ferito al volto. Lo studente è stato colpito dal lancio di oggetti compiuto dagli stessi manifestanti. Scontri anche in via delle Botteghe Oscure.

La testa del corteo degli studenti è entrata a corso Vittorio. Al momento gli studenti sono bloccati e riempiono Largo Argentina, divisi in diversi blocchi. Gli studenti contano di proseguire e continuano a scandire slogan: "Questo governo è uno scandalo vero", "Roma libera", "Libera ricerca in libero Stato". Alcuni ragazzi hanno indossato i caschi da moto e attendono di proseguire ma gli ingressi al centro storico, Senato compreso, sono tutti presidiati da forze dell'ordine.

La polizia ha risposto con i lacrimogeni al lancio di petardi e vernice da parte degli studenti contro il Senato. I manifestanti sono arretrati. Il lancio dei fumogeni avviene da dietro i blindati che sono stati colpiti da pietre e bottiglie. Palazzo Madama, il 24 novembre scorso, era stato invaso dagli studenti che erano riusciti ad entrare nel primo atrio sbarrato dalle vetrate.

Cariche della polizia vicino al Senato quando i manifestanti hanno tentato di assaltare alcuni blindati armati di pale e mattonelle, prese da un camioncino. Il furgoncino pieno di picconi, martelli e mattoni è parcheggiato a corso Rinascimento. Due carabinieri rimasti feriti sono stati soccorsi da un'ambulanza del 118.

Circa 70 manifestanti hanno abbandonato il corteo in corso Vittorio e, incappucciati e con caschi si stanno dirigendo velocemente verso il Parlamento dopo essere riusciti ad entrare in via di Torre Argentina non presidiata dalle forze dell'ordine. Al momento sono nei pressi del Pantheon. "Berlusconi pezzo di m..." urlano mentre si dirigono verso il Parlamento.

Vetrine spaccate su corso Vittorio Emanuele da uno spezzone del corteo. In disaccordo gli studenti medi e universitari, tanto che alcuni di loro sono entrati a chiedere scusa ai negozianti. I manifestanti hanno iniziato a sfogare la loro rabbia anche contro gli istituti di credito lungo. Bottiglie di vernice e sanpietrini sono stati lanciati contro filiali di Unicredit e Intesa Sanpaolo, Deutsche Bank. Sulle vetrine di quest'ultima banca sono state scritte frasi con le bombolette spray con il simbolo della A di anarchia: "Spegni il mutuo accendi le banche" e "Kill capitalism". Tanta paura per chi era dentro le banche. Alcuni manifestanti sarebbero stati fermati.

Scontri vicino alla Camera dove alcuni manifestanti hanno esploso tre bombe carta in via degli Uffici del Vicario. Le forze dell'ordine hanno tentato di respingere un gruppo di manifestanti che avevano lanciato vernice ed uova.

Un coro di "buu" e "venduti" si è levato dal corteo su Corso Vittorio alla notizia che la Camera dei Deputati ha respinto la sfiducia al governo.

Il grande corteo di studenti, precari e centri sociali sta ora fluendo sul lungotevere in direzione Piazza del Popolo. L'area del centro di Roma e le zone limitrofe oggi di fatto sono un'immensa zona pedonale.

Fiamme e una densa colonna di fumo nero nella capitale, all'altezza del Lungotevere in Augusta, vicino al ponte Margherita, non lontano da Piazza del Popolo. A bruciare, a quanto sembra, un'automobile.

Fumogeni, pietre, bastoni usati per assaltare tre blindati della Guardia di Finanza. Un gruppo di black blok ha assaltato in via del Corso i blindati con dentro i finanzieri che sono accerchiati e vengono picchiati dai teppisti con mazze. Oggetto della furia dei teppisti anche un camioncino dell'Ama, azienda che si occupa della nettezza urbana.

Si sta trasformando in un vero e proprio campo di battaglia tra studenti, manifestati e forze di polizia, il centro storico di Roma il grosso del corteo si sta ancora spostando sul Lungotevere all'altezza dell'Ara Pacis mentre alcuni gruppi di manifestanti con caschi e passamontagna si sono staccati dal grosso del corteo per le vie laterali e stanno in molti casi ingaggiando scontri con le forze dell'ordine. Così ad esempio, in Piazza Augusto Imperatore dove un presidio della Guardia di Finanza ha a più riprese caricato i manifestanti mentre dei grossi vasi, lungo via Tomacelli, sono stati gettati in terra a mo' di barricate. Vi sono anche alcuni feriti tra gli studenti. Una ragazza stata colpita da una manganellata alla testa.

Le forze dell'ordine stanno effettuando alcune cariche di alleggerimento in via del corso a roma, dove un gruppo di manifestanti che si erano radunati in piazza del popolo hanno 'preso la rincorsa' e, armati di sedie, transenne, pietre e bottiglie, si sono messi a correre in via del corso, evidentemente con l'intenzione di raggiungere montecitorio. Le camionette della Gdf, con una decina di uomini praticamente circondati dai manifestanti, stanno tentando di fare marcia indietro e proseguire su via del corso verso montecitorio. I manifestanti, che hanno assaltato e danneggiato le camionette, tentando di incendiarle, stanno lanciando in aria anche i cestini della spazzatura. La polizia ha iniziato un lancio di lacrimogeni.

Una bomba carta è stata lanciata all'interno di un veicolo dell'Ama, l'azienda di Roma che gestisce la raccolta dei rifiuti. Il veicolo, che si trovava nei pressi di via Tomacelli, nel pieno centro urbano della capitale, ha preso fuoco.

Una bomba carta è stata lanciata contro Ottaviano Del Turco, che lasciava il Senato. Il lancio contro l'ex governatore della Regione Abruzzo è arrivato da alcuni manifestanti che stanno dimostrando nel centro di Roma contro il governo.

Un gruppo di manifestanti che si sono staccati dal corteo di Roma ha assaltato la sede del dipartimento della Protezione Civile, in via Ulpiano. I manifestanti hanno rotto alcune vetrate e lanciato all'interno uova, fumogeni e bombe carta. Nell'assalto nessuno sarebbe rimasto ferito.

Due fronti distinti si stanno "studiando" in piazza Augusto Imperatore. Da una parte le forze dell'ordine dall'altra i manifestanti: al centro, tra i due schieramenti, barriere fatte dai giovani con cartelli stradali, secchi della immondizia e legno dato alle fiamme.

Alcune auto in sosta lungo via del Babuino sono state distrutte dai manifestanti che, respinti in piazza del Popolo dalle forze dell'ordine, stavano cercando di passare per la strada parallela. Le forze dell'ordine stanno caricando ora lungo via del Babuino. Un'auto sta anche bruciando parzialmente.

Un vero e proprio campo di battaglia quello che appare in questi momenti Via del Corso, dove studenti e polizia si sono affrontati. Un tappeto di pietre e vetri rotti, con bidoni dell'immondizia e vasi dei fiori divelti mentre avvengono ancora gli scontri tra manifestanti e polizia.

Una squadra di finanzieri, in tenuta antisommossa si sta dirigendo verso Piazza del Popolo dove impazzano ancora gli scontri tra studenti e polizia. Nell'aria l'odore acre dei gas lacrimogeni.

Due auto sono state incendiate in piazza del Popolo, all'incrocio con via del Babuino dai manifestanti. Un denso fumo nero e fiamme alte si stanno sollevando lungo la strada dove è stato schierato un fitto cordone di forze dell'ordine in tenuta anti-sommossa.

La polizia dopo avere respinto i manifestanti che avevano invaso via del Corso, adesso sta 'rispedendo' in piazza del Popolo anche quelli che hanno tentato il blitz a via del Babuino. Almeno tre auto in fiamme, due macchine e un furgoncino della Gdf. Tutta la strada è avvolta da una nube nera di fumo. Le persone sono spaventate, alcune si stanno chiudendo in casa. Arde anche un blindato dei carabinieri.

Scenario da guerriglia urbana in Piazza Augusto Imperatore a Roma. Mentre carabinieri e polizia sono schierati, con tanto di scudi e manganelli, per bloccare l'ingresso della piazza verso via del Corso, alcuni manifestanti hanno dato fuoco a insegne, cassonetti dei rifiuti e pancali di legno, bloccando così a metà la piazza.

Hanno divelto anche alcuni sanpietrini che ora sono in mezzo alla strada, mentre al lato della piazza i vigili del fuoco continuano a lavorare per spegnere l'incendio provocato dai manifestanti ad un mezzo della raccolta differenziata dell'Ama. Intanto sul Lungotevere si vedono ancora sfilare camionette della polizia e agenti a piedi in tenuta antisommossa.

Un barricata 'di fuoco'. Questo ora divide i black bloc e le forze dell'ordine a via del Corso. I teppisti hanno costruito una sorta di barriera con ogni cosa, da biciclette a sedie e tavolini e un piccolo mezzo elettrico dell'Ama e le hanno dato fuoco. Dall'altra parte i blindati dei poliziotti.

"Vergogna, vergogna" e ancora "via, via la polizia". Sono alcuni slogan scanditi da una cinquantina di persone che si trovavano a via del corso per lo shopping natalizio contro gli agenti di polizia e della guardia di finanza in assetto antissommossa.

Alcuni dei feriti fra i ragazzi negli, in via del Corso, vengono curati nei negozi. Il 118 ha inviato diversi mezzi. Ci sono clienti 'blindati' in alcuni esercizi commerciali. Almeno tre carabinieri sono rimasti feriti.

Gli incidenti che ancora proseguono nel centro di Roma sembrano spostarsi nella zona del Pincio dove i manifestanti, caricati dalle forze dell'ordine, si sono spostati. Le forze di polizia hanno, ormai, indossato le maschere anti gas e rispondono agli attacchi con cariche e folto lancio di lacrimogeni.

La polizia sta caricando i manifestanti in via di Ripetta: alcuni rispondono lanciando sampietrini. Usato anche i tavolini e le sedie dei due famosi bar di piazza del Popolo Canova e Rosati.

In piazzale Flaminio, gremito di gente, è in corso una carica della polizia all'altezza di porta del Popolo, bloccata da blindati della polizia. Intanto, in via Ferdinando di Savoia è stata data alle fiamme una vettura dell'Atac e i manifestanti sono schierati dietro la barricata formata da quest'auto in fiamme.

Alemanno. "Oggi in città c'era un clima allucinante", con "cortei di tutti gli antagonisti possibili che si sono dati convegno a Roma, incidenti, una pressione veramente negativa" in cui "abbiamo visto armi improprie, bombe carta, un apparato che speravamo di non vedere più per le vie di Roma dagli anni '70 e '80". Così il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha commentato gli scontri. "Già da alcuni giorni avevamo segnali per i quali c'erano gruppi che cercavano gli incidenti", ha spiegato il sindaco, e "questo deve far riflettere tutti, perché un clima esasperato apre dei varchi molto pericolosi alla violenza politica e a proteste al di sopra di qualunque accettabilità". Secondo Alemanno "quanto è successo oggi nel centro di Roma deve essere per tutti un richiamo al senso di responsabilità, alla maggioranza come all'opposizione".

Maroni. ''Bene hanno fatto il prefetto e il questore a mettere un dispositivo cosi robusto''. Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, si sofferma sui disordini che si stanno verificando a Roma nei pressi della Camera e del Senato. ''Alcuni giovani, chiamiamoli 'giovani', sono arrivati a Corso Rinascimento e da un furgone hanno tirato fuori mattoni, bastoni, picconi''. E sulle bombe carta lanciate contro Palazzo Madama e Montecitorio, Maroni ha detto: ''Le bombe carta sono bombe che possono far male davvero e chi lancia bombe è un criminale''.

 

TRATTO da www.repubblica.it

 

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