Sabato 15 ottobre partiremo da Bastia Umbra alle ore 9,30 da piazza del Mercato alla volta di Roma per la manifestazione europea indetta dagli Indignados spagnoli per dare una concreta risposta alle politiche neo-liberiste che stanno affamando il nostro paese e tutto il mondo.

Le strategie messe in campo dalla Banca Centrale Europea e dalle istituzioni del vecchio continente ricalcano sempre gli stessi modelli basati sul primato del mercato e sulla intangibilità del pensiero unico capitalista che fa “comunella” con gli speculatori e si preoccupa di salvare solo le banche spacciando questa operazione come fatta nell’interesse collettivo.

Questi grandi economisti fanno a gara a dipingere il mercato come qualcosa di metafisico ed astratto che agisce al di sopra della umana comprensione che invece è destinata solo a pochi eletti a cui dovremmo affidarci ciecamente confidando in una, a loro dire, certa risoluzione che prima o poi avverrà; e quindi, eccoli, tutti schierati (con pochi differenze gli uni dagli altri) che partono alla nostra carica per convincerci che con meno stato sociale, meno settore pubblico, con maggiore flessibilità del lavoro (leggi precarietà) ci possa essere quel volano agognato da una economia in sofferenza da troppo tempo.

Tacciano noi della sinistra antagonista e di alternativa di avere ricette vecchie e stantie ma omettono di ricordare che sono passati ben 30 anni senza che le loro promesse siano state mantenute: la deregulation e il lassez faire tanto cari alla signora Thatcher e al cowboy Reagan negli anni ‘80 non hanno mai prodotto quel “benessere diffuso” che avevano proclamato erga omnes.

È vero invece che noi di Rifondazione Comunista in particolare avevamo previsto per filo e per segno questa crisi (non in quanto menagrami ma bensì lungimiranti…) perché avevamo capito che una finanza fatta di carta, virtuale, basata sul nulla prima o poi sarebbe esplosa seppellendo sotto di essa le speranze della gente comune che aveva affidato ad essa i risparmi di una vita.

Non dobbiamo credere alle invettive di questi stessi oscuri personaggi che non hanno fatto altro che cambiare casacca, mimetizzandosi per non farsi riconoscere: sono sempre gli stessi che ci hanno portato sull’orlo del baratro.

L’economia non è quel mostro sconosciuto ed indomabile che vogliono farci credere.

Le possibilità di uscire da questa crisi senza lasciarci le penne ci sono tutte ma devono avere un minimo comun denominatore: il benessere di coloro che non hanno prodotto questa crisi.

A queste persone, è una cosa logica, non possono essere fatti pagare i costi della crisi attraverso lacrime e sangue: l’aumento dell’Iva colpisce i cittadini (i famosi consumatori finali) cioè tutti noi che (come dicono gli occupanti di Wall Street negli States in questi giorni) siamo il 99% della popolazione mondiale!

Aumentare l’età pensionabile, diminuire gli stipendi degli statali ed altre misure del genere sono tutto fumo negli occhi di chi non vuole assolutamente colpire i grandi interessi, quelli in cui c’è la vera “ciccia” cioè i grandi capitali, le grandi rendite, gli evasori fiscali, le sanguisughe speculatrici.

A Roma sabato ci sarà tutto quel mondo variegato e multiforme che ha deciso di non subire in silenzio questa deriva pericolosa per i diritti e per la democrazia; gli indignati (di cui noi di Rifondazione e della Federazione della Sinistra siamo parte integrante e motore fondamentale insieme ad altri soggetti) sono quei cittadini che sono stufi di pagare per conto terzi scelte sbagliate e reiterate; sono quelle persone che non hanno voce in capitolo in un parlamento ormai svuotato da ogni funzione propositiva e di controllo, divenuto solo un votificio e luogo dove vengono perpetrati privilegi ingiusti e insopportabili.

Compito arduo ma non impossibile sarà mettere insieme una protesta/proposta unitaria capace di essere oltre che giusta anche efficace e foriera di risultati pratici.

Il popolo che vuole fortissimamente la patrimoniale affinché paghi chi più ha e chi si è arricchito in questi ultimi anni, che vuole diminuire le spese militari, che vuole ridurre drasticamente gli sprechi e le prebende delle varie caste, che vuole la cessazione immediata delle guerre del capitale, che ha votato per l’acqua come bene comune, contro il nucleare e a favore delle energie rinnovabili, per una legge che sia effettivamente uguale per tutti, che si è stufata dei mille scandali sessuali e di corruzione che avvinghiano tutti i maggiori partiti, batterà un colpo in maniera molto determinata e pacifica.

Se vuoi essere dei nostri contattaci al 347/0583636 o al 334/7158416.

Popoli d’Europa e del mondo RISE UP!!!

Di Franco Cesario

Condividi