Manco, Uisp: "Risorse, non c’è più tempo da perdere!"
Risorse, non c'è più tempo da perdere! E' questo l'imperativo categorico del momento, a maggior ragione per l'aggravarsi della situazione epidemiologica che torna a presentare numeri preoccupanti e fa adottare misure progressivamente restrittive. Il governo ha sempre mostrato attenzione alla promozione sportiva, all'associazionismo di base, ai collaboratori sportivi nei vari interventi legislativi che si sono susseguiti e lo abbiamo riconosciuto. Ma il settore è davvero in grande sofferenza.
“Si avverte il rischio fondato della perdita di una parte di quel grande capitale sociale rappresentato dalle realtà sportive del territorio – commenta Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp - perché i sodalizi di base faranno fatica a riaprire, a ripartire e i legami sociali e coesivi delle nostre comunità saranno ancora più deboli, più insicuri. Lo sappiamo, esiste un rapporto diretto tra la quantità di attività motoria e le aspettative di vita, tant'è che le popolazioni fisicamente più attive tendono a essere più longeve di quelle inattive. L'attività motoria è generatrice di benessere fisico, psichico e sociale. Sarà necessario ricostruire il Paese dopo questa bruttissima pandemia e lo si potrà fare al meglio se già oggi ci poniamo nelle condizioni di lanciare il cuore oltre l'ostacolo!”
“In questi mesi nell'ambito sportivo abbiamo vissuto il proliferare di comitati, petizioni, sedicenti organizzazioni sportive – continua Manco - generando confusione e disorientamento con l'obiettivo di avere accesso alle misure a sostegno; crediamo sia arrivato il momento di fare chiarezza fino in fondo, di premiare la correttezza e la credibilità di quegli organismi sportivi che non trovano forme surrettizie per eludere le norme. L'occasione giusta è proprio qui ed ora”.
Questi concetti sono stati riproposti da Vincenzo Manco anche nel corso dell'intervista realizzata da Tg1 Rai nel corso di Uno Mattina di mercoledi 11 novembre:
GUARDA IL VIDEO CON VINCENZO MANCO, UISP, OSPITE DI UNO MATTINA
“Come Uisp riteniamo opportuno che si alzi lo sguardo per costruire pensieri lunghi – conclude Manco - che vadano oltre l'emergenza e che sappiano invece prevedere interventi di tipo strutturale nel comparto sportivo. Non c'è più tempo da perdere per togliere le gabbie culturali che un sistema sportivo chiuso ha generato e che ormai è superato dalla storia ed ha bisogno di rinnovarsi nel modello e negli obiettivi. Al Governo, al Parlamento, al sistema sportivo, agli stessi sportivi, chiediamo questo: si abbandonino i privilegi, le rendite di posizione e si immagini un futuro più aperto alle opportunità, ai diritti e alle volontà di ogni persona di vivere lo sport, l'attività motoria, il proprio benessere in piena libertà!”
Negli ultimi giorni l'impegno della Uisp si è ulteriormente intensificato per far sentire la propria voce circa la necessità dell'ultimo sforzo da affrontare affinché il decreto attuativo della legge delega sul riordino del sistema sportivo possa vedere la luce. Il ministro per lo Sport e le politiche giovanili e il Governo stanno lavorando affinché la promozione sportiva abbia il riconoscimento a pieno titolo della pari dignità. E che finalmente si possano liberare tutte le energie positive che l'associazionismo sportivo di base è in grado di mettere in campo per lo sviluppo, non solo della cultura del benessere, del movimento e dello sport, ma anche e soprattutto dell'intero Paese.
Per questo l'Uisp ha condiviso la lettera inviata da tutti gli Enti di Promozione Sportiva al Ministro Vincenzo Spadafora
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