PERUGIA - Gran parte dell'Umbria è scesa sotto zero nella notte passata. Forti gelate hanno infatti interessato l'intera regione e secondo i dati del centro funzionale della Protezione civile la città più fredda è stata Cascia con -8,5 gradi.

A Norcia il termometro è invece sceso fino -3,7. Grande freddo anche sul Monte Cucco con -5,4 e a Città di Castello con -5. A Foligno -3,7 e -2 a Spoleto. Intorno ai -2 gradi anche a Orvieto e Gubbio. Parziale il dato rilevato a Forca Canapine dove nella serata del 17 dicembre il termometro segnava -7,4, ma poi ha smesso di funzionare.

Secondo i dati comunicati invece da 3bmeteo a Perugia e Terni le temperature minime sono state appena superiori allo zero, facendo segnare più un grado.

Ma le basse temperature, in particolare nella zone colpite dal sisma, causano problemi nelle “casette” consegnate agli sfollati, ma non ancora abitate, in alcune delle quali si sono verificate rotture causate dal gelo alle tubature ed ai boiler che sono stati installati sui tetti.

In Umbria si sono già verificati quattro-cinque episodi di questo tipo e gli uffici tecnici della Regione hanno perciò lanciato un appello a tenere accesi i termosifoni anche se non si è in casa, magari mantenendo una temperatura di pochi gradi.

I "pochi episodi" registrati si sono verificati in Sae ancora non abitate, ma con le utenze, tra cui l'acqua, attivate. Questo ha fatto sì che il ghiaccio nelle tubature procurasse danni "subito riparati".

Discorso analogo per l'acqua. Per gli uffici tecnici della Regione, infatti, se per qualche giorno la casa non fosse abitata sarebbe opportuno lasciare un filo d'acqua aperto.

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