MAGIONE - Nonostante abbia ormai 80 anni, Rino Cocchini, pescatore di San Feliciano, uno dei centri del Trasimeno, continua a imbarcarsi quasi ogni mattina. Da una quindicina di giorni e' stato pero' costretto praticamente a terra per il lago ghiacciato in diversi punti. Cosa che non succedeva ormai dal 1985. Un gelo che distrugge le reti rimaste in acqua. Cocchini, ricorda con l'ANSA che in passato c' era chi si imbarcava anche con temperature rigidissime. ''Negli anni di grande freddo - dice - mi e' capitato di dover rompere il ghiaccio per poter far camminare la barca, ma oggi questo non avviene piu'. Con un freddo eccezionale come l'attuale, sono gia' una quindicina di giorni che noi pescatori rinunciamo a uscire. Mi viene da sorridere quando sento dire delle sofferenze per il freddo subite da chi e' stato costretto a rimanere fermo per qualche ora dentro un treno, quando a tutti i pescatori del Trasimeno e' capitato di restare ore fermi in mezzo al lago di notte. Quello si' che era freddo!''.

Cocchini ricorda che l'ultima volta che il Trasimeno e' stato ghiacciato per diversi giorni fu nel 1985, mentre nel 2002 il fenomeno duro' pochissimi giorni. In situazioni del genere come quest'anno, i pescatori subiscono un ''danno economico notevole''. ''Basti pensare che con il ghiaccio vanno praticamente distrutte tutte le reti rimaste in acqua - spiega Cocchini -, ma soprattutto poi bisogna aspettare qualche settimana per tornare ad avere dal lago la pescosita' precedente. Visto che con il freddo i pesci rimangono fermi e bisogna percio' aspettare che arrivino i venti di scirocco per alzare la temperatura dell'acqua. E quello che stiamo attendendo noi tutti che amiamo vivere il Trasimeno e in questi giorni vediamo davanti a noi la terraferma, piuttosto che l'acqua. Questo e' il fascino del mestiere del pescatore, - aggiunge - che mi stimola ancora oggi, alla mia eta', ad imbarcarmi quasi ogni mattina''.

Il ricordo del pescatore si spinge anche piu' indietro. ''I nostri genitori e i nostri nonni - afferma - dicevano che il freddo del 1929 fu veramente eccezionale, con punte anche di 15 gradi sotto le zero, ma anche nel '56 abbiamo sofferto tutti. Quell'anno il lago divenne una lastra di ghiaccio spessa alcune decine di centimetri, come non l'abbiamo piu' visto''. Ma anche oggi il Trasimeno ghiacciato attira curiosi e turisti. Tanto che il sindaco di Magione Massimo Alunni Proietti ha disposto il divieto di passeggiare sull'acqua ghiacciata.

 

Nella foto il Lago ghiacciato nel 1929 dal sito "Benvenuti a Panicale"

Condividi