Maltempo. De Sio-Pdl: Regione chieda riconoscimento stato calamità naturale
“Il fiume Paglia ha allagato una vasta zona che va da Allerona scalo sino ad Orvieto scalo, con situazioni di pericolo reali per tutta la popolazione. I danni non sono ancora noti ma è indubbio che di calamità naturale si tratta e che conseguentemente la Regione deve chiederne l’immediato riconoscimento”. Il consigliere regionale Alfredo De Sio (Pdl) commenta così l’esito dei nubifragi e delle esondazioni che hanno colpito l'Umbria ed in particolar modo la zona dell’Orvietano.
“Molte zone dell’Umbria sono in grandi difficoltà – riprende il consigliere - da Marsciano ad Orvieto la situazione è di assoluta emergenza ed occorre intervenire subito a sostegno dei cittadini e dell’economia dei territori. Appare evidente come, per quanto riguarda il territorio orvietano, il fiume Paglia continui a creare problemi ingenti all’economia della nostra regione e c’è da chiedersi perciò a che punto siano l’esecuzione dei lavori da tempo individuati. Ora bisogna pensare a fronteggiare l’emergenza nelle zone colpite - prosegue – ma viene da domandarsi se non si sia perso troppo tempo e pubblico denaro senza mettere in campo misure in grado di contrastare i fenomeni di rischio idraulico ed al contempo garantire sicurezza a cose e persone. Un anno fa – ricorda l’esponente del centrodestra - erano state stilate le priorità di intervento esecutivo in un contesto dove rimaneva urgente intervenire con una programmazione più ampia, che coinvolgesse il Governo nazionale oltre che la Regione. Nel frattempo - sottolinea De Sio – sarebbe utile sapere dalla Regione Umbria come è stato utilizzato l’anno trascorso, quali gli interventi sono stati effettuati dai vari enti preposti e soprattutto se sono stati rimossi gli impedimenti burocratici che impediscono interventi sul fiume, ai sensi dei regolamenti sulla pesca, facilitando magari misure immediate per l'estrazione di materiali inerti da costruzione”.
Per De Sio ricorda di aver più volte sollecitato quest’ultima, “che favorirebbe un tamponamento degli interventi, oltre ad offrire un elemento di compartecipazione alla creazione della somma investimenti necessaria alla globalità degli interventi. Non si può continuare in questo modo – conclude Alfredo De Sio - occorre una soluzione strutturale definitiva, che ha bisogno di risorse certe ed interventi immediati pena il ripetersi ciclico di queste situazioni. Bisogna fare squadra anche con altre regioni. Le 'casse di espansione' lungo il fiume sono infatti una soluzione necessaria che può aiutare a scongiurare anche i rischi di piena del Tevere nella capitale, ma occorrono finanziamenti adeguati e velocità di intervento”.
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