Riprende oggi lo sciopero della fame annunciato dal Comitato 16 novembre per protestare contro governo e parlamento. Chiedono 400 milioni per un piano nazionale sulla non autosufficienza. Governo e parlamento finora hanno trovato solo 200 milioni, la metà. Le promesse della Fornero e di Balduzzi si sono rivelate aria fritta. Sarà un’interruzione graduale dell’alimentazione fino al 21 novembre, giorno in cui i malati si ritroveranno davanti al ministero dell’Economia, per dare inizio al presidio denominato "vivere o morire". Infatti, alcuni malati sla saranno in via XX settembre a Roma privi del caricatore delle batterie del proprio respiratore e lo attaccheranno solo dopo aver ricevuto le opportune risposte, senza le quali si lasceranno morire per mancanza di ossigeno. E pare proprio che non sia uno scherzo. Rifondazione Comunista ha aderito al presidio sostenendo sin dall'inizio la giusta battaglia dei disabili gravissimi, che chiedono solo il rispetto dei diritti costituzionali, di vivere con dignità una vita già segnata da mille difficoltà.

Fonte: controlacrisi.org

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