Magione: L’Italia futura nasce da qui: lavoro, diritti, antifascismo
di Renato Casaioli
MAGIONE - “L’Italia futura nasce da qui: lavoro, diritti, antifascismo”. Questo lo slogan scelto dallo SPI della Cgil del Trasiemeno, che ha festeggiato sulle rive del Trasimeno, la festa della Liberazione del 25 Aprile. “L’inizio della libertà. Che emozione respirare quell’aria”, sosterrà tra gli applausi la partigiana combattente di origini liguri, Mirella Alloisio, moglie di un grande umbro partigiano anch’egli, Francesco Alunni Pierucci, primo segretario della Cgil perugina e fondatore della Cooperativa Mulini Riuniti di Umbertide, che oggi conta oltre i trecento soci lavoratori. “Ricordare per non dimenticare, ma soprattutto, per guardare avanti con lo stesso spirito unitario che quella generazione d’italiani, dei Padri Costituenti, hanno saputo incarnare per ricostruire l’Italia”, così il sindaco di Magione Massimo Alunni Proietti.
A ricordare quella data anche il segretario della Cgil di Perugia Vincenzo Sgalla, Ivo Banella della Cgil del Trasimeno, il neo senatore Miguel Gotor e
Graziano Massoli segretario provinciale dello Spi. Centinai i partecipanti, ansiosi di sapere quale futuro non solo il loro, ma soprattutto quello dei loro nipoti, in un’Italia dove il lavoro è divenuto sempre più merce rara e i diritti di cittadinanza, come la sanità e la scuola, sono sempre più compromessi.
“Una dimensione della politica intesa come senso della responsabilità; come impegno disinteressato per gli ideali di libertà e giustizia. La militanza politica, l’impegno istituzionale vissuto con spirito di servizio, non certo come occasione per carriere scintillanti e accumuli di denaro. Democrazia e libertà, questa la nostra eredità”. Queste le parole commoventi dell’anziana partigiana. Un richiamo non certo causale a quello spettacolo indecoroso che offrono oggi gli uomini della politica e delle istituzioni. Scandali a ripetizione, che stanno scuotendo, indignando, gli animi di tutti i cittadini: ultimi in ordine di tempo, quelli della Regione Basilicata. A seguire l’arresto dell’ex tesoriere della Lega Belsito, accusato dalla Magistratura di aver usato soldi pubblici per l’acquisto di uno yacht da parte di Bossi jr. Al neo senatore Gotor, è toccato parlare della crisi di governo, degli sbagli e non solo di sbagli si è trattato, che il PD ha commesso soprattutto dopo l’esito elettorale. Ha difeso l’agire di Bersani, tradito da un gioco delle parti. Il no incondizionato di Grillo alla formazione di un governo, che ha finito per offrire un assit formidabile a Berlusconi. “Oggi – le sue parole - in questo mare in tempesta, dobbiamo afferrare l’unico timone rappresentato dal tentativo di Enrico Letta di formare il governo. Dobbiamo far tornare la politica come uno strumento utile per risolvere i problemi.
Altrimenti – questo il suo grido – la democrazia sarà corrosa”. Dunque oggi come allora, ritrovare quello spirito di ricostruzione a partire dalla condivisione di valori come la solidarietà intesa come diritto e non come elemosina. L’onesta come precondizione.
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