Nelle vie del borgo i mercatini, la casa di Babbo Natale, il presepe, trampolieri e mangiafuoco

(AVInews) – Perugia, 12 dic. – La magia del Natale si accende anche a Pilonico Materno, una piccola e incantevole frazione del Comune di Perugia che si trova a pochi chilometri dal comune di Marsciano, sulla valle del Nestore. Si chiama ‘Natale al Borgo’ la prima edizione dell’evento che prende vita grazie al circolo ricreativo del paese per far riscoprire questo territorio, far rivivere le tradizioni e aprire le porte ai visitatori che vorranno immergersi nell’atmosfera natalizia. Una due giorni che si terrà il 21 e 22 dicembre tra mercatini, prodotti alimentari, oggettistica, prodotti artigianali e animazione. Si inizia sabato 21 alle ore 15.30 con l’apertura degli stand e, alle 16, l’arrivo di Babbo Natale a cavallo in collaborazione con ‘Horseland’. Alle 16.30 è prevista, in piazza, l’apertura della casa di Babbo Natale, dove i bambini potranno incontrare Santa Klaus, il più amato portatore di doni e regali e affidare a lui le loro letterine. Previsti laboratori per bambini e la tradizionale ‘pesca’ per grandi e piccini. All’interno della casa parrocchiale sarà, inoltre, possibile ammirare il presepe artistico realizzato da Tiziano Presciuttini e Guido Renzetti Pagnotta, che rimarrà aperto dall’8 dicembre fino al 6 gennaio. All’interno dei locali del circolo poi, sarà possibile visitare l’esposizione Lego ‘Legoland’. La manifestazione, che gode del patrocino del Comune di Perugia, prosegue con le stesse attrazioni anche domenica 22 dicembre, quando alle 16, ad animare le vie del paese saranno trampolieri, giocoleria, mangiafuoco e bolle di sapone. Domenica mattina, alle 11.30, ci sarà la Santa Messa presso la chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta, i cui primi dati storici risalgono al secolo quattordicesimo, quando la parrocchia dipendeva dal monastero di San Pietro in Perugia. A poche centinaia di metri, inoltre, sulla strada che da Pilonico Materno porta a Castiglione della Valle, sorge la chiesa della Madonna della Caina, in prossimità del ponte sul torrente Caina. Suggestiva la storia della piccola cappella, che si fa risalire attorno agli anni 1000-1100 quando, in occasione di una piena del torrente Caina, un bimbo che si trovava in una culla posta al pianoterra di una casa lungo il torrente fu trascinato dalla furia delle acque e miracolosamente ritrovato illeso fra i rami di una quercia, il cui tronco si era fermato all’altezza del ponte ove si trova adesso la chiesa. La storia vuole che l’immagine della Madonna, che la mamma aveva messo accanto alla culla, venne da quel momento considerata miracolosa e, per questa ragione, si eresse una edicola in suo onore che, nel 1555, la popolazione del luogo volle trasformare in cappella.

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