MESSINA - Una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere con l'accusa di omicidio con l'aggravante della premeditazione e del metodo mafioso e' stata notificata dalla polizia di Messina al presunto boss mafioso Gaetano La Barbera, 41 anni, detenuto nel carcere di Terni al regime del 41 bis.

Secondo gli investigatori La Barbera, il 18 febbraio del 2005, avrebbe ucciso insieme con un complice un esponente di un clan rivale, Stefano Marchese. L'agguato avvenne a Messina, all'interno dell'area di servizio Esso sul viale Annunziata. L'indagine si e' basata anche sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Salvatore Centorrino, Tommaso Marchese, Santo Balsama' e Nunzio Bruschetta.

Secondo la polizia l'omicidio sarebbe da inquadrare nei contrasti maturati tra i clan criminali di Giostra per il predominio del territorio e la gestione delle attivita' illecite. In particolare ci sarebbe stata una contrapposizione tra il gruppo capeggiato da Giuseppe Minardi, di cui Stefano Marchese era amico fraterno, e il clan di Gaetano La Barbera.
 

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