PERUGIA - L’ultimo rapporto Censis-La Repubblica conferma l’Università degli Studi di Perugia alla prima posizione della classifica dei grandi atenei statali (da 20 a 40 mila iscritti), con una sorpresa: il punteggio complessivo, suddiviso in sei categorie (Servizi, Borse, Strutture, Comunicazione e servizi digitali, Internazionalizzazione e Occupabilità) aumenta di ben 1,5 punti, arrivando a toccare quota 92,7. 

Questi i punteggi relativi ai parametri considerati nell’indagine: Servizi 86 (cresce di 3 punti rispetto agli 83 punti della classifica 2019/20), Borse 90, strutture 95 (da 92), Comunicazione e servizi digitali 110, Internazionalizzazione 90 (da 89) e Occupabilità 85 (da 83). 

Il commento del Magnifico Rettore, Prof. Maurizio Oliviero: “le classifiche sono sempre uno strumento delicato e per forza di cose parziale, ma due elementi emergono chiaramente dalla lettura dei dati. Il primo è che l’Ateneo ha saputo gestire una situazione di crisi con rapidità e competenza. Il secondo, non meno importante, è che il senso di responsabilità, l’attenzione al benessere collettivo e un sincero impegno verso il territorio premiano tutti gli attori coinvolti, istituzionali e non. Questo non è un successo solo per l’Ateneo, ma per l’Umbria intera e i suoi abitanti. In questi ultimi mesi l’Università ha dovuto prendere delle decisioni importanti e innovative e, grazie a un grande lavoro di squadra che ha coinvolto docenti, personale amministrativo, tecnico e studenti, queste scelte si sono rivelate efficaci, dimostrando che è nelle crisi che emerge la competenza e si definisce il progresso per gli anni a venire”.

Alle sue spalle sale di due posizioni l'Università di Pavia (90,3), che passa dal quarto al secondo posto, incrementando di 9 punti l'indicatore relativo alle strutture, di 6 quello della comunicazione e dei servizi digitali e di 7 quello dell'occupabilità.    

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