Il Consiglio d’Amministrazione dell’Università degli Studi di Perugia, nella seduta del 28 aprile 2023, ha approvato all’unanimità il Bilancio consuntivo 2022 che, pur di fronte all’aumento generalizzato dei costi legati alla pandemia, ai rincari energetici e delle materie prime, vede il conto economico registrare un utile che conferma la tendenza di un Ateneo in costante crescita (+27 milioni di euro l’attivo dello stato patrimoniale) senza alcun indebitamento. Le risorse maggiori sono state impiegate nei settori dei servizi agli studenti e alle studentesse dell’Ateneo, delle risorse umane, della ricerca e del patrimonio. 

Al di là del risultato economico annuale, i documenti di bilancio registrano una situazione molto solida, confermata dal miglioramento significativo di tutti gli indicatori ministeriali (spese per il personale, indebitamento e sostenibilità economico finanziaria). Tale miglioramento consentirà all’Ateneo di utilizzare al meglio le risorse disponibili nei prossimi anni e di mantenere l’equilibrio economico-finanziario e patrimoniale nel medio-lungo termine. 

“I dati presentati nel Bilancio – ha commentato il Magnifico Rettore, Prof. Maurizio Oliviero – evidenziano come, nonostante la congiuntura generale e grazie all’impegno condiviso di tutta la comunità universitaria, sia stato possibile il raggiungimento di importanti risultati, che ci incoraggiano a proseguire con forza nella strategia intrapresa fino a oggi e ci consentono di guardare al futuro con la certezza di poter contare su basi solide”. 

I settori nei quali sono state impegnate più risorse sono i “servizi agli studenti”, le risorse umane, la ricerca e il patrimonio. In particolare, per quanto concerne i “servizi agli studenti” si registra un significativo incremento delle borse di studio per le scuole di specializzazione e per il dottorato di ricerca. Relativamente alle risorse umane, nel 2022 si è registrato un incremento dell’investimento sul personale dedicato alla ricerca e alla didattica di +3 milioni di euro. L’anno 2022 ha visto la partenza delle attività di ricerca e sviluppo infrastrutturale connesse all’attuazione delle proposte progettuali di cui al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e al Piano Nazionale Complementare al PNRR (PNC) alle quali l’Ateneo ha partecipato e che sono state ammesse a finanziamento. In particolare, sono stati finanziati, a valere sull’Avviso “Infrastrutture” i progetti “ETIC” e “MIRRI”, sull’Avviso “Ecosistemi dell’Innovazione” il progetto “VITALITY” e sull’Avviso “Centri Nazionali per l’Innovazione” il progetto “AGRITECH”.  

Con riferimento al PNC, in particolare al Programma unitario di intervento per le aree del terremoto del 2009 e 2016, l’Ateneo risulta, in partenariato con le Università del Centro Italia ricadenti nel c.d. cratere sismico 2009 e 2016: 1) capofila della cordata progettuale che ha visto, su finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri (PCM), la nascita del “Centro di Ricerca per l’Innovazione, digitalizzazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale e ambientale” localizzato a Spoleto; 2) in partenariato nella cordata di cui è capofila l’Università di Camerino, la nascita del “Centro internazionale per la ricerca sulle Scienze e Tecniche dalla RICostruzione fisica, economica e sociale – STRIC”.  

A valere sulle medesime risorse PNC, nel corso del 2022 sono state ammesse a finanziamento, e sono ancora in fase di negoziazione di dettaglio con la PCM, due proposte progettuali che perseguono l’obiettivo di creazione di due infrastrutture di ricerca, incubazione, accelerazione e sviluppo, l’una denominata “Centro Umbro di Ricerca e Innovazione - CURI”, con focus sulle scienze omiche, e l’altra denominata “Umbria Materials TECHnology district - UmbriaTech” con focus sul knowledge transfer&sharing con il mondo produttivo di riferimento dei territori insistenti nel cratere del sisma del Centro Italia. 

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