L'Unione delle Donne di Perugia ha incontrato Stefania Proietti, candidata alla guida della Regione Umbria alle prossime elezioni regionali.
Durante l'incontro abbiamo avuto modo di aprire un confronto sulle politiche mirate a migliorare la condizione femminile nella nostra regione. Tenevamo molto a questo confronto, anche alla luce delle dichiarazioni riportate da Il Fatto Quotidiano pochi giorni addietro, che hanno creato confusione e preoccupazione rispetto a temi cruciali per le donne e non solo.
Non a caso Stefania Proietti ha voluto anticipare l'incontro con noi per chiarire e superare le incomprensioni.
Nel corso dell'incontro sono stati affrontati temi quali il contrasto alla violenza maschile sulle donne e alle discriminazioni motivate dall'orientamento sessuale e dal genere. Abbiamo chiesto alla candidata di lavorare affinché le istituzioni possano incidere concretamente sulla destrutturazione degli stereotipi attraverso il monitoraggio costante del quadro normativo regionale e delle iniziative degli enti pubblici, della comunicazione e dell’informazione, promuovendo un cambiamento culturale a tutti i livelli.
Abbiamo anche chiesto sostegno per le reti antiviolenza, attraverso qualificazione e finanziamento adeguato dei Centri Antiviolenza e delle case rifugio, riconoscendo un giusto inquadramento alle lavoratrici del settore".
Negli ultimi anni abbiamo assistito a politiche regionali orientate esclusivamente alla tutela e al riconoscimento della famiglia biologica come unico luogo in cui sviluppare relazioni e legami significativi e abbiamo chiesto alla candidata di superare le politiche assistenziali temporanee come i bonus nascite, tanto care alla giunta in carica, investendo invece in un sistema di supporto continuativo alle famiglie attraverso servizi per l'infanzia accessibili, politiche di conciliazione vita-lavoro e stabilità economica.
Abbiamo parlato dei consultori e della circostanza che in Umbria, negli ultimi anni, abbiamo assistito al loro smantellamento, abbiamo affrontato il tema della conciliazione dei tempi di lavoro e di cura e di quanto sia difficile per le donne entrare nel mondo del lavoro e anche restarvi dopo una gravidanza.
Abbiamo parlato di integrazione, di donne migranti e di libertà di scelta che sempre va tutelata e rispettata. Stefania Proietti ha ben chiaro il ruolo istituzionale che andrà a ricoprire qualora dovesse vincere ed ha tenuto a precisare che le istituzioni sono laiche e che lei, a prescindere dai propri convincimenti personali è una donna che ha profondo rispetto per le istituzioni e per la carta costituzionale sulla quale si presta giuramento.
Il confronto si è concluso con l'impegno a prevedere altri momenti di ascolto e condivisione, anche alla luce del documento che stiamo preparando insieme alla Rete Umbra, contenente le proposte per una regione inclusiva e a misura di donna.

UDI Perugia - Unione Donne in Italia

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