PERUGIA - La Giunta regionale dell'Umbria, su proposta della Vice-Presidente Carla Casciari, ha approvato il programma delle iniziative per il 2011, anno europeo del volontariato. Le azioni previste - come riferisce un comunicato della Regione - sono l'istituzione di un Tavolo regionale di indirizzo e coordinamento che favorisca la partecipazione dei territori e il partenariato tra il volontariato e le istituzioni; la realizzazione di due giornate di lavori preparatori alla Conferenza regionale sul volontariato (legge regionale n. 15/1994) attraverso la metodologia dell'Open space Technology con l'obiettivo di rendere attori principali le associazioni di volontariato nella costruzione di una giornata fondamentale per la futura programmazione regionale e di stimolare il confronto su argomenti importanti per creare una piattaforma coordinata di condivisione; l'organizzazione della Conferenza regionale sul volontariato ( legge regionale n. 15/1994) che, oltre a rappresentare un'importante occasione di dibattito e di riflessione sui bisogni emergenti del territorio e sul futuro del volontariato in questa regione, costituisce il rilancio di un percorso di partecipazione del volontariato e dell'intera societa' civile alla costruzione delle politiche regionali; l'organizzazione di un Seminario sulla legge 266/1991 per dibattere sia dei meriti che delle lacune della legge che ha dato un'identita' al mondo del volontariato e per identificare proposte e contributi del nostro territorio da offrire in una eventuale discussione nazionale.

La Decisione del Consiglio dell'Unione Europea del 27 novembre 2009, che istituisce l'Anno Europeo delle attivita' di volontariato che promuovono la cittadinanza attiva (2011), stabilisce che l'obiettivo generale e' quello di incoraggiare e sostenere gli sforzi della Comunita', degli Stati membri, delle autorita' locali e regionali per creare per la societa' civile condizioni favorevoli al volontariato nell'Unione europea e per aumentare la visibilita' delle attivita' di volontariato nell'UE. Inoltre la decisione sottolinea come l'Anno europeo debba fornire gli strumenti per migliorare la qualita' delle attivita' di volontariato e sensibilizzare l'opinione pubblica al valore e all'importanza del volontariato al fine di suscitare una presa di coscienza collettiva.

Il Piano Italia 2011, che rappresenta il documento di indirizzo delle iniziative nazionali per l'anno europeo delle attivita' di volontariato che promuovono la cittadinanza attiva, elaborato dall'Organismo Nazionale di Coordinamento 2011 Italia (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) insieme al Gruppo di lavoro dell'Osservatorio Nazionale del Volontariato, stabilisce il quadro delle motivazioni e degli obiettivi dell'Anno e le coordinate da intraprendere per favorire un'ampia partecipazione di tutti i soggetti interessati al fine di realizzare un efficace raccordo tra le azioni istituzionali e le iniziative che nascono dai territori.

Il Piano, nel delineare gli elementi necessari per una preparazione e gestione di qualita' del percorso dell'Anno Europeo, sottolinea inoltre come il coinvolgimento e la partecipazione dei territori e dei volontari a livello locale rappresenta il cuore pulsante delle iniziative, cosi' come la costruzione dei partenariati e delle sinergie a livello locale e regionale tra il volontariato e le istituzioni rappresenta uno strumento chiave per lo sviluppo delle politiche di inclusione e di pari opportunita'. All'interno di questo quadro si inserisce appieno il nuovo Piano sociale regionale 2010-2012 approvato dal Consiglio regionale nel gennaio 2010 e la legge regionale n. 26 del 2009 ''Disciplina per la realizzazione del Sistema integrato di interventi e servizi sociali''.

Il Piano sociale regionale 2010-2012 delinea, infatti,un modello di sussidiarieta' che muove dal principio di ''politiche sociali attive'' ossia politiche che implicano la costruzione di percorsi partecipativi coerenti con un welfare plurale e incardinato su un sistema di responsabilita' condivise.In sintonia con gli obiettivi sopra delineati, si intende riconoscere il volontariato come un elemento fondante per lo sviluppo della societa' civile, per il consolidamento della vita democratica e della coesione economica e sociale del nostro paese.

Il Tavolo regionale di indirizzo e coordinamento, presieduto dall'assessore al Welfare ed istruzione Carla Casciari, sara' composto da rappresentanti della Regione, delle Province di Perugia e Terni, dell'Associazione dei comuni dell'Umbria, del Consiglio Regionale,dei Centri di servizio per il volontariato delle province di Perugia e Terni e del Forum regionale del terzo settore.

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