Si è svolto il primo incontro pubblico del Comitato presso la Sala della Conciliazione del Comune di Assisi. La partecipazione, particolarmente numerosa di cittadini e associazioni di tutto il Distretto, ha consentito ai sindaci e rappresentanti dei cinque comuni di poter confermare il loro impegno nei tavoli istituzionali finalizzato a confrontarsi con la Regione dell’Umbria per ottenere il mantenimento nel tempo, innanzitutto, dello stato giuridico dell’Ospedale di Assisi quale Ospedale di Territorio.

I vari interventi che si sono succeduti hanno ampliato la denuncia di un continuo depauperamento dei servizi sanitari e sociali, non solo del nosocomio, ma anche delle altre strutture socio sanitarie dell’intero territorio. Mentre i medici hanno dato una rappresentazione dello stato attuale e delle possibili soluzioni che rispondano alle reali esigenze dei cittadini, è ulteriormente emersa la necessità della autonomia dell’ospedale rispetto a ventilate aggregazioni innaturali sia dal punto di vista territoriale che logistico. Il rispetto delle norme nazionali che disciplinano i servizi di un Ospedale di Territorio, devono essere immediatamente ripristinate a cominciare dal Pronto Soccorso, servizio sanitario su cui gravitano 65.000 persone residenti e circa 5 milioni di cittadini temporanei e una popolazione religiosa il cui rapporto con la popolazione residente non ha eguali in Italia.

E’ stata inoltre rimarcata la presenza di un tessuto industriale e artigianale tra i più importanti della regione, che necessita di un adeguato presidio sanitario. Anche durante l’assemblea ci sono state numerose nuove adesioni al Comitato nel presupposto, tra l’altro resosi ulteriormente manifesto della trasversalità partitica degli aderenti, che la salute è, per la Costituzione Italiana, un diritto di tutti i cittadini. E se la salute è un diritto, la Sanità è il mezzo attraverso il quale realizzarlo. Il Comitato continuerà a sviluppare proposte e azioni al fine di raggiungere gli obbiettivi prefissati.

 

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