La Lista “Umbria per la Sanità Pubblica e la Pace” si è incontrata per la prima volta pubblicamente, insieme ai candidati del territorio orvietano, Stefano Biagioli (già medico di base, ora consigliere comunale del Comune di Orvieto) e Valentino Filippetti (Sindaco di Parrano), per una cena conviviale di raccolta fondi a sostegno delle prossime attività politiche. Ospite della serata, Luciano Neri, analista geopolitico nonché autore del libro “Israele Palestina. Il lungo inganno. La soluzione imprescindibile”. L’occasione è stata utile quindi per fare l’analisi sullo stato di salute di due articoli fondnti della nostra Costituzione: art. 11, in cui “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” e l’art. 32 per il quale “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Partendo dal presupposto evidente che, in tempi di economia di guerra, diventa difficile, per uno Stato come
l’Italia, mantenere la spesa pubblica adeguata al mantenimento del proprio welfare state, negli ultimi anni in Italia, in particolare in Umbria, si è assistito ad una cessione ai privati di quote sempre maggiori di sanità che hanno finito per mettere in discussione il diritto fondamentale a servizi sanitari gratuiti ed universali.
E’ con questi presupposti che la lista “Umbria per la Sanità Pubblica e la Pace” si propone all’attenzione degli elettori umbri per porre con forza, in questa fase storica di grave crisi sanitaria, la tutela del diritto alla salute. La Lista si compone di persone di esperienza che sono impegnate nella società come volontari nell’associazionismo, operatori sanitari e amministratori pubblici che in ragione dei ruoli rivestiti hanno maturato una particolare sensibilità nei confronti del disagio e della sofferenza altrui. Tra gli aspetti identitari della Lista figura anche l'impegno per la Pace. I candidati, pertanto, lavoreranno per affermare, in tutte le sedi possibili, l’importanza della Pace come condizione, in assenza della quale non avrebbe senso parlare né di salute né di sanità. E’ bene ricordare che tutti coloro che decidono di fare le guerre non scendono in campo personalmente ma la delegano ad altri trascurando il dolore e la sofferenza di chi invece la subisce.
Il valore della vita deve essere uguale per tutti.

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