di Elio Clero Bertoldi

PERUGIA - Tutti pazzi per il Cud. In questi giorni è uno sciamare di pensionati alla sede dell'Inps di via Canali per chiedere la copia del Cud. Già perché i vertici nazionali dell'Istituto hanno ritenuto che quest'anno il documento, indispensabile per la denuncia dei redditi, non dovesse essere inviato via posta (tranne che per alcune categorie particolari), ma ritirata agli uffici. Così tutti in fila, a partire dalle 8.30, agli sportelli. A parte il tempo di attesa, tutto funziona perfettamente, con impiegati cortesi ed efficienti. L'operazione in sè, una volta seduti davanti all'operatore, richiede un minuto, massimo due: il computer cerca il nome del pensionato e la stampante completa il lavoro. L'impiegato consegna i fogli: grazie, arrivederci.

Per il cittadino pensionato, tuttavia, questo iter rappresenta un problema in più fatto di perdita di tempo, di spostamenti e di costi (il treno, il bus, l'auto).

L'Inps ha diramato la notizia che il pensionato può scaricare il proprio Cud anche dal pc di casa. E questa è una idea davvero singolare, se non bislacca. Ve lo immaginate vostro nonno o vostra nonna alle prese con il mouse, la tastiera e le altre diavolerie del web? E poi i pensionati, magari soli, possiederanno davvero un computer?

Ma ammettiamo pure che anche gli ultrasessantacinquenni siano dei piccoli maghi del pc e che viaggino, alla grande, su internet: ebbene resta un problema perché serve, per entrare nel programma Inps, il PIN. E dunque bisogna comunque andare in sede per farselo rilasciare.
Non solo. Chi è in possesso del PIN, inoltre, afferma che non è così semplice scaricare e ottenere la stampa. Almeno è quello che ci hanno riferito alcuni pensionati in fila, martedì mattina, negli uffici di via Canali. Noi non abbiamo provato, ma ci fidiamo dei cittadini pensionati: non c'era ragione di raccontare il falso su un particolare di questo tipo.

L'alternativa? Andare alle poste dove il servizio viene effettuato a pagamento. Con poco più di 3 euro. Tanto le pensioni della stragrande maggioranza degli italiani, lo sanno tutti, sono ricche... Cari vertici dell'Inps fate ammenda per questa decisione improvvida e ingiusta e tornate, almeno dal prossimo anno, a inviare per posta a casa questi benedetti Cud. O gli improperi (o peggio) dei pensionati vi sommergeranno.

 

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