PERUGIA – Comprendere la rilevanza strategica del patrimonio informativo del sistema pubblico per il territorio e promuovere il tema degli open data per arrivare al rilascio di dataset in formato aperto relativi a welfare, lavoro, sanità, economia, turismo, trasporti, ricostruzione post sisma, scuola, agricoltura, ambiente.

Sono gli obiettivi del percorso formativo laboratoriale “I linked data: istruzioni per l’uso” realizzato a livello regionale ed inserito nel quadro delle attività previste dal progetto #LinkedUmbria. Il programma formativo, curato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, è promosso dalla Regione Umbria, Servizio Infrastrutture Tecnologiche e Sistema Informativo Integrato della Giunta Regionale diretto da Graziano Antonielli.

L’intervento di formazione, nel suo insieme, ha già compreso un’attività seminariale organizzata in aprile e prosegue ora con un corso di 21 ore realizzato in tre diverse edizioni, 10 laboratori per apprendere competenze giuridiche, abilità tecniche e per definire in forma collaborativa modelli e pratiche di costruzione ed uso di dataset. Presenti, stamani a Villa Umbra, per l’avvio dell’edizione perugina del corso: Sonia Montegiove ed Andrea Castellani della Regione Umbria. I lavori sono stati aperti da Tiziana Muzi, coordinatrice didattica.

Lo sviluppo di conoscenze specifiche circa l’uso di data-set, anche con riferimento agli aspetti giuridici, sarà approfondito da due relatori: Gianluigi Cogo, Project manager Agenda digitale Regione Veneto, Docente presso Università Ca’ Foscari di Venezia, Esperto di Open Gov, Segretario generale dell’Associazione Italiana per l’Opengovernment, e Fernanda Faini, esperta in diritto dell’informatica e informatica giuridica, eGovernment, dottore di ricerca in diritto e nuove tecnologie, Università Bologna, presidente del Circolo dei Giuristi telematici, associato ANDIG, Associazione Nazionale Docenti di Informatica Giuridica e diritto dell’informatica.

“Inizia oggi il percorso formativo su linked ed open data che si pone in un’ottica di innovazione aperta – ha sottolineato Gianluigi Cogo – I dati, specialmente quelli della Pubblica Amministrazione, permettono di valorizzare il territorio, la comunità di riferimento ed interessano non soltanto la cittadinanza attiva ma anche, soprattutto, il mondo delle imprese e del terzo settore. Stiamo entrando in una società data driven, guidata dai dati, configurabile come un ecosistema dove giocano alla pari Pubblica Amministrazione, cittadinanza attiva, mondo produttivo e mondo della ricerca. Questi quattro soggetti sono le eliche dell’innovazione. E’ necessario che sin dall’inizio questi soggetti progettino e cooperino insieme per migliorare i servizi e costruire nuovi prodotti a beneficio della comunità”.

La trasformazione digitale della P.A. è tra i principali asset formativi della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica in linea con la legge regionale numero 9 del 2014, finalizzata alla promozione dell’innovazione tecnologica, delle competenze digitali, della società dell’informazione e della conoscenza.

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