L'INFLAZIONE CALA UN POCHINO MA TI SPELLANO PER LE VACANZE
L’inflazione ad agosto segna un lieve calo, attestandosi all’1,1% su base annua. Una lieve decelerazione, trainata soprattutto dalla flessione su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da -6% a -8,6%). Rallentano la loro corsa anche i prezzi dei servizi relativi all’abitazione (da +2,7% a +2,5%).
Ad aumentare, invece, sono soprattutto i costi dei beni energetici regolamentati (da +11,7% a +14%), nonché, non a caso, quelli connessi alle vacanze: trasporti +2,9% e ristorazione +4,4%.
Aumenti che hanno inciso in maniera notevole sulle scelte delle famiglie in tema di vacanze: il 41,3% degli italiani si è concesso una vacanza, ma all’insegna della prudenza e del risparmio. Di questi, infatti, la maggior parte (52,7%) ha optato per un soggiorno “ridotto”, di 3-5 giorni, prevalentemente cercando ospitalità presso amici e parenti. In molti, invece, hanno rinunciato del tutto ad allontanarsi da casa.
Secondo le stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, con l’inflazione a questi livelli, le ricadute per una famiglia media ammontano a +346,50 euro annui. Aggravi che incideranno ulteriormente sul potere di acquisto delle famiglie, specialmente quelle a basso reddito, e che si aggiungono ai forti aumenti registrati sul fronte scuola (+6,6% per il corredo e +18% per i libri di testo e dizionari). Le famiglie saranno costrette a crescenti rinunce, non a caso sono scoraggiate, come testimonia il dato odierno sulla fiducia dei consumatori, che passa da 98,9 a 96,1 punti.
Alla luce di tale andamento è necessario che il Governo adotti provvedimenti immediati per sostenere le famiglie e la domanda interna, con un’attenzione particolare alle famiglie che si trovano in maggiore difficoltà, attraverso:
La creazione di un Fondo di contrasto alla povertà energetica e una determinata azione di contrasto alla povertà alimentare.
La disposizione di maggiori aiuti per affrontare le spese relative alla scuola.
Una riforma delle aliquote Iva sui generi di largo consumo (che consentirebbe alle famiglie, secondo le nostre stime, di risparmiare oltre 531,57 euro annui); provvedimento che deve essere accompagnato da attenti controlli per sanzionare eventuali speculazioni.
Azioni mirate a riequilibrare le disuguaglianze esistenti, prima di tutto attraverso un rinnovo dei contratti, una giusta rivalutazione delle pensioni, la resa strutturale del taglio del cuneo fiscale e una riforma fiscale equa, davvero tesa a sostenere i redditi medio-bassi e non ad agevolare quelli più elevati.
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