PERUGIA - Si parla di sanità casa Cisl: oggi alle 15, presso il Plaza Hotel di Perugia, si è tenuto il Convegno “Per un servizio sanitario regionale migliore”. L'iniziativa è stata organizzata dalla Cisl con le categorie dei Medici, Pensionati, Funzione Pubblica e Università. Tra i principali argomenti trattati c’era la sostenibilità finanziaria del sistema e la riqualificazione della spesa sanitaria, l’aggiornamento del Piano sanitario regionale, il riordino della rete ospedaliera umbra, il rapporto con l'Università, gli assetti organizzativi dei servizi e delle strutture, il potenziamento dei servizi distrettuali, l'integrazione socio-sanitaria, la prevenzione, la governance del sistema sanitario, i criteri di nomine, i rischi di mala sanità, il contrasto agli sprechi e la valorizzazione delle risorse umane. Insomma tutto quello che sembra stare a cuore ai cittadini, che nonostante la positiva ripartizione delle quote del Fondo Sanitario Nazionale, si pongono ancora qualche domanda sull’effettivo miglioramento del sistema sanitario regionale.

Ad aprire il dibattito è stato il Segretario Regionale Cisl Umbria, Claudio Ricciarelli che ha tenuto a precisare che “ci troviamo in tempo di aggiornamento, snellimento dove c’è bisogno di rimettere mano alla Legge Regionale sull’assetto del Sistema Sanitario Umbro per una riorganizzazione più funzionale ed efficiente dei servizi, delle strutture e delle aziende”. Inoltre ricciarelli ha tenuto a sottolineare come “bisognerebbe pensare al sistema Ospedaliero Umbro come una Holding fatta di una rete di ospedali Regionali con specifiche specializzazioni per ogni struttura”.

Inoltre tra gli interventi sindacali, quella del segretario generale regionale Cisl Medici dottor Giuseppe Giordano, quella dell'infermiere Gianluca Ontari e della pensionata Lina Sarchini.
Al Convegno hanno preso parte, il Vice Presidente Regionale Aiop Sandro Truffarelli, il Presidente Cal Umbria e Sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, il Rettore dell'Università di Perugia Francesco Bistoni e la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini.

A proposito del sistema sanitario e dei tagli apportati dal Governo la Presidente della Regione Marini ha commentato: "Questo Governo, con la manovra annunciata, viola per l'ennesima volta gli accordi sottoscritti e nei fatti vanifica il Patto per la Salute, assestando un altro durissimo colpo al servizio sanitario pubblico". "La conseguenza più grave, ed inaccettabile, delle norme contenute nella manovra e relative alla sanità è che tutte le Regioni non potranno più avere l'equilibrio di spesa, a cominciare da quelle, come l'Umbria, che pure hanno sempre avuto i conti in ordine e non hanno prodotto deficit in sanità".

Nello specifico la presidente Marini ha sottolineato come le Regioni, e l'Umbria prima di tutte, siano particolarmente preoccupate per la mancata ridefinizione del tetto della spesa per la farmaceutica ospedaliera: "Questo - ha detto la presidente - è sistematicamente e drammaticamente sottodeterminato". Se si aggiunge accanto a questo anche la riduzione del tetto per la farmaceutica territoriale e la previsione, a partire dal 2014, di non meglio specificate "misure di compartecipazione", presumibilmente a carico del cittadino, alla spesa farmaceutica ed alle altre prestazioni erogate dal servizio sanitario nazionale, "il quadro che emerge - ha proseguito la presidente - è a dir poco preoccupante".

Infine la sollecitazione a “superare, in tempi ragionevoli, la scelta giusta fatta a suo tempo da parte della presidente della Regione, Catiuscia Marini di assumere in proprio la delega alla sanità” arriva dalla Cisl, secondo la quale in questo modo si può “ridare un senso e uno spessore al sistema delle relazioni sindacali in un’idea condivisa di sistema capace di portare a coerenza le scelte aziendali di asl e Azienda ospedaliera in una logica di cooperazione”. La Cisl auspica che venga superata la decisione di “tenere separate le funzioni politico-amministrative fra sanitario e sociale con due distinti assessori.
Dal convegno è arrivato anche l’auspicio del sindacato a “dare una marcia in più ai processi di innovazione, di integrazione di riorganizzazione di alcuni servizi della sanità in Umbria, senza compromettere ciò che di buono è stato fatto sino ad oggi”.

Armando Allegretti
 

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