di Nicola Bossi

PERUGIA - Anche la lilliput umbra si è ufficialmente incazzata con il Governo nazionale. Non tanto perchè vedono prossima alla cancellazione la loro poltrona - per via della norma che vuole abolire i comuni sotto i 1000 abitanti - ma perchè non sopportono di essere indicati come un costo della Politica, mentre quelli veri - vedi parlamentari, senatori, vitalizi vari restano in auge. Una rabbia che è emersa senza troppe diplomazie nella conferenza stampa di oggi all'Anci a Perugia dove hanno parlato i sindaci a rischio taglio e dell'associazione dei piccoli comuni capitanati dal sindaco di Avigliano Umbro, Giuseppe Chianella.

I sindaci di Lilliput non hanno per la testa strane soluzioni sul modello di altri colleghi nazionali - ovvero principati, ducati, autonomisti e repubbliche delle banane - ma puntano diretti alla lotta contro il Governo sulla riforma salva-crisi e all'adesione di massa alle manifestazioni del 26 settembre davanti Montecitorio - dove consegneranno la chiave e la fascia tricolore - e quella milanese del 29 settembre. Presenti anche a Perugia per il 23 settembre manifestazione anti-tagli dell'Anci del Centro Italia. C'è chi si spinge più in là: adesione alla manifestazione del sei settembre alla Cgil con tutto il consiglio comunale e la Giunta al seguito.

Un vero e proprio costo della politica questi eroici amministratori di Lilliput non possono essere definiti: costano come indennità e gettone di presenza qualcosa come 11mila euro all'anno in media. Ma questo sulla carta dato che, come ribadiscono all'unisono i sindaci, l'80 per cento dei consiglieri rinuncia al gettone e il 60 per cento dei membri di Giunta pure (il sindaco arriva a prendere qualcosa come 500 euro...). Visto che i Comuni dell'Umbria a rischio sono 10, il risparmio sarebbe intorno ai 111mila euro all'anno: il costo di un consigliere regionale all'anno.

L'Unione dei piccoli comuni umbri si è detta pronta a discutere sulla riforma degli enti locali, sull'opportunità o meno di fare delle unioni comunali e una ridefinizioni dei territori per un riequilibrio demografico e territoriale delle due province.

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