La Lilith del mito interpretata da Fanny modella, domestica, amante di Rossetti
di Elio Clero Bertoldi
PERUGIA - Questo dipinto - un olio su tela - si titola “Lady Lilith” ed è stato realizzato negli anni Sessanta dell’Ottocento dal pittore preraffaellita inglese Dante Gabriel Rossetti (1828-1882).
L’opera è conservata nel Delaware Art Museum a Wilmington (USA).
Lilith, secondo la mitologia ebraica, sarebbe la prima moglie di Adamo (Eva, per noi).
Stavolta per questo lavoro, Rossetti - figlio di un italiano ma nato a Londra, fondatore del movimento pittorico dei Preraffaelliti, poeta e sostenitore e sponsor economico del Risorgimento italiano - sceglie per modella l’amante Fanny Cornforth (1835-1906), - rappresentata in una sessantina di opere - che resterà vicino a lui fino alla morte.
Di umili origini, priva di cultura, Fanny - prosperosa e giunonica - incontrò l’artista nel 1856. Lui aveva già una relazione con Elisabeth Siddal e quando si sposò con quest’ultima, Fanny lo lasciò e si unì in matrimonio - durato ben poco - con un meccanico.
Alla tragica morte di Elizabeth, i due si riavvicinano e, sebbene Rossetti mantenesse una storia con Jane Burden in Morris, moglie di un suo collega e amico, Fanny entrò nella abitazione dell’artista come domestica. Lei gli sopravvisse per oltre venti anni.
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