"Sicuramente - si legge in una nota del consigliere regionale Pdl, Lignani Marchesani - ha inciso la crisi che ha colpito il sistema Umbria in maniera violenta e senza precedenti e conseguentemente si possono concedere attenuanti ai singoli. Ma il dato di Governance Poll 2012 pubblicato dal Sole 24 ore dice qualcosa di più rispetto al dato numerico che pure è particolarmente pesante.  Il gradimento di Catiuscia Marini è infatti in caduta costante e come dato relativo (-6,2%) è tra i più pesanti, sicuramente il peggiore del Centronord. Segno che le profonde crisi occupazionali stanno lasciando il segno non solo nelle grandi vertenze ma anche nelle sofferenze quotidiane di tante piccole imprese. Così come l'emergenza criminalità e la spoliazione del Centro Storico hanno fatto precipitare il Sindaco Boccali sotto la soglia psicologica del 50%."

 

"Ma a ben vedere - continua la nota di Lignani - le attenuanti per la contingenza sopra ricordate, rappresentano proprio l'atto di accusa più pesante nei confronti del sistema di potere umbro talmente sclerotizzato ed abituato a gestire un quotidiano positivo e perpetuato nella logica delle piccole dimensioni regionali  che alla prima difficoltà  si dimostra incapace di reagire ed arginare una tendenza di crisi e negativa. Fallito l'aggancio strategico alle Aree del Nord,macro obiettivo dell'era Lorenzetti,  l'Umbria sta scivolando pericolosamente verso parametri economici e sociali simili ad una regione del Mezzogiorno e la statistica del Sole ne è una plastica e sintetica dimostrazione. Invertire il declino è necessario."

 

"Per farlo - conclude la nota del consigliere regionale Lignani - serve un drastico cambio di marcia e una rinnovata solidarietà sociale e tra generazioni aggredendo prima di tutto una macchina pubblica infarcita di privilegi di casta che non sono più tollerabili. Inserire drasticamente oggettivi criteri meritocratici, deburocratizzare rendendo operativa celermente una Legge sulla semplificazione ancora non attuata nella pubblica amministrazione e riacquisire un ruolo protagonistico nella Conferenza Stato Regioni sono passi decisivi e non prorogabili che dipendono esclusivamente dalla classe dirigente regionale. Il Centrodestra non si sottrarrà in una fase come l'attuale ad un'azione di opposizione rigorosa e costruttiva per contribuire a fermare un declino che le Comunità umbre non meritano."

Condividi