di Nicola Bossi

PERUGIA - Nonostante le presunte correnti interne, alla fine nella ultima direzione regionale dell'Italia dei Valori tutti i papaveri nostrani hanno saputo trovare ancora una volta una linea politica unica da portare avanti in questo difficile momento dell'Umbria, alle prese con la questione Sanitopoli e con il resiste, resistere, resistere della capo-sanità Rosignoli. L'Idv ha ribadito di non avere nessun problema con la Giunta e il Presidente Marini (in questa maniera si è messa una toppa sulla legittimazione del vice-presidente Casciarri dell'Idv), ma semmai con il Pd al quale si è chiesto e si chiederà una forte discontinuità con la questione e il metodo, a loro dire, di Sanitopoli. Discontinuità sulla questione morale che dovrà essere verificata con i fatti (prese di posizione forti del Pd verso i suoi indagati...).

Altro punto riguarda il futuro dei governi locali in vista delle amministrative 2012 che vedranno andare al voto Todi, Bettona, Deruta, Narni e Valfabbrica. Un programma comune, una nuova azione di governo e uomini nuovi: sono quello che chiedono gli uomini dell'Idv guidati da Paolo Brutti. Tra le righe si intuisce un certo interessamento per Bettona - in quota l'ex sindaco ribelle Frascarelli - e c'è la conferma anche per Todi delle primarie da effettuare entro la fine dell'anno. Nessun problema sul fronte delle alleanze dove l'Idv conferma la formula del centrosinistra nazionale e prende le distanze dall'Udc che opterà per la terza via sia a Todi che a Narni.

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