Licheni indicatori della salute: convegno di Sli e Arpa a Terni
TERNI - Il valore ambientale dei licheni come indicatori della salute dell'ambiente e' stato al centro della prima giornata del 24/o convegno nazionale della Societa' lichenologica italiana (Sli) che si sta svolgendo a Terni.
L'appuntamento - organizzato con la collaborazione dell'Agenzia di protezione ambientale dell'Umbria che ne riferisce in un comunicato - e' considerato uno dei piu' importanti appuntamenti scientifici dedicati allo studio e alla ricerca in questo settore. Vedra' per tre giorni, da oggi a venerdi', a confronto esperti e studiosi di livello nazionale e internazionale.
''I licheni - sostiene la professoressa Rosanna Piervittori dell'Universita' di Torino e presidente della Sli -, si distinguono per la capacita' di diffondersi latitudinalmente e altitudinalmente e di colonizzare vari substrati. Questi aspetti li rendono efficaci strumenti biologici, grazie alla duplice possibilita' di utilizzarli come biondicatori (per la valutazione di cambiamenti ambientali causati da inquinamento chimico) e come bioaccumulatori (per monitorare radionuclidi, elementi in traccia, tra cui metalli pesanti e altri composti presenti nell'atmosfera) efficaci per controllare l'insorgere di eventuali criticita' ambientali basate su fenomeni di inquinamento atmosferico compreso in aree antropizzate e non''.
Nel corso della mattinata dedicata al tema del biomonitoraggio e delle sue prospettive, sono state presentate alcune esperienze sviluppate a livello locale.
''In Italia - ha sottolineato Marzia Onorari, dell'Arpa Toscana - serve un riferimento normativo nazionale o regionale che preveda per il monitoraggio della qualita' dell'aria l'integrazione di tecniche differenti che includono il biomonitoraggio''.
Olga Moretti, di Arpa Umbria, ha quindi rimarcato che ''a livello nazionale e' attiva una rete di biomonitoraggio della quale l'Umbria fa parte ormai dal 2003''. ''Nel 2008, infatti, Arpa - ha aggiunto - ha attivato il controllo della Rete regionale di biomonitoraggio dell'aria in collaborazione con l'Universita' del Molise. In questo periodo sono stati compiuti alcuni studi su Terni (localita' Maratta, Tk - Ast) e la Conca eugubina. Lo studio incentrato sulla localita' di Maratta Bassa ha avuto inizio nel 2007 ed e' tutt'ora in atto. Da maggio 2009 e' stata anche ampliata la zona oggetto di studio al complesso Tk-Ast, ritenuta zona ad alto impatto antropico. I risultati ottenuti in entrambi gli studi confermano che le due zone (Tk-Ast, Maratta Bassa) sono soggette a forte stress ambientale causato sia dalle produzioni industriali, sia dall'alto traffico veicolare. Questa condizione e' ulteriormente confermata dallo studio di bioaccumulo dei metalli pesanti nelle medesime zone. Nel comune di Gubbio, dove sono ubicati vari insediamenti industriali tra i quali i cementifici Colacem e Aldo Barbetti i primi risultati dei monitoraggi, iniziati nel 2010, mostrano risultati peggiori nei pressi dei due cementifici, che vanno migliorando con il diminuire dell'impatto antropico''.
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