Un romanzo che vuole raccontare e tenere viva la memoria di un periodo storico florido, quello della Terni industriale del 1939 e delle sue acciaierie. È questo l'intento del libro "Il cannone sepolto", l'ultimo dello scrittore ternano Gian Filippo Della Croce, in libreria e pubblicato da Bertoni editore. Il volume, già  vincitore nella sua forma inedita del Premio nazionale Liberetà, è un paradigma tra il “ieri” e l’“oggi” dei valori che il mondo del lavoro ha espresso, difeso, perduto e che avrebbe tanto bisogno di riconquistare. “I libri debbono insegnarci – afferma l’autore Gian Filippo della Croce - a capire cosa occorre per essere davvero umani, per esser qualcosa di più grande di quello che in effetti siamo, qualcosa di meglio. Questo libro è un contributo a una letteratura che abbia la capacità di raccontare, far riflettere e soprattutto comunicare”.

Un romanzo che celebra, fra realtà e creatività, la vicenda della fabbricazione di un supercannone nelle acciaierie ternane con il quale Benito Mussolini intende potenziare l’arsenale del suo esercito e competere con il cannone “Grande Gustav” di Adolf Hitler costruito nelle acciaierie Krupp. Siamo nel 1939, il mondo è sull’orlo della catastrofe e quegli accadimenti appaiono oggi, con la guerra in Ucraina, tragicamente vicini. Gli operai in gran parte antifascisti decidono di sabotare il cannone in nome della libertà e della pace. La loro decisione coinvolgerà tutti i protagonisti della storia in una serie di eventi fino all’emblematico ed inatteso finale. Intorno alla trama si dipanano storie che rendono un’immagine della situazione dell’epoca, vista anche attraverso sguardi e giudizi diversi che affiorano tra i numerosi personaggi del romanzo. Un’opera corale, che è anche un riconoscimento alle maestranze delle acciaierie ternane e all’immagine della città e della sua vicenda storica ed industriale.

Gian Filippo della Croce è nato a Terni, dove attualmente risiede ed il suo excursus letterario è abbastanza tortuoso e variegato avendo dovuto seguire a sua volta le numerose evoluzioni della sua storia personale. La vocazione di scrittore è abbastanza precoce, all’età di sedici anni vince il suo primo premio letterario con una poesia dedicata all’Umbria. Successivamente il suo interesse è per la narrativa e il teatro, conquistando premi a Fano (teatro), Gualdo Tadino (teatro), Firenze, Milano, Garfagnana, Rosignano, Castelritaldi, Monterchi, il Premio Unicef Teatro di Roma, alla presenza della madrina Giulietta Masina ambasciatrice Unicef, con il testo “La Torre di scatole”. Un testo teatrale “Francesco, Francesco” dedicato al santo di Assisi è stato rappresentato in Italia e Usa. Seguono altri premi di narrativa: Pontremoli, Città di Venezia, Maestrale San Marco, Iride, Energheia, Liberetà. Le pubblicazioni: “La foresta di cattedrali” (racconti), “Gradini” (romanzo), “Un viaggio in Umbria” (itinerario di viaggio), nonché la presenza di racconti in antologie e su quotidiani. Ha svolto attività di giornalismo, regia, scrittura e conduzione televisiva (alcuni programmi sono diventati cult, ad esempio il talk show “Nautilus” in onda da 20 anni), anche per la Rai sia regionale che nazionale, coordinatore del famoso seminario sul teatro di Brecht con le 150 ore e gli operai delle acciaierie di Terni, che ebbe una eco e un’attività internazionale.

Il libro “Il cannone sepolto” si può acquistare sul sito della casa editrice www.bertonieditore.com e in tutte le librerie italiane.

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