PERUGIA - 'Armati' di bandiere verdi e di numerosi cartelloni un gruppo di studenti libici dell'universita' di Perugia e alcune delle hostess che incontrarono Muammar Gheddafi durante le recenti visite in Italia sono scesi in piazza per dire ''no alle bombe umanitarie, si' al dialogo'' e per urlare a gran voce che ''l'Occidente vuole solo il petrolio libico''.

Un grande striscione con la scritta ''sangue libico-oro nero'' e con due grosse macchie, di colore rosso e nero, e' stato esposto a piazza della Repubblica da alcune decine di studenti tutti convinti che ''la guerra non puo' essere umanitaria, neppure l'intervento dell'Onu in Libia. Cio' che accade e' una guerra civile tesa a interessi strategici delle multinazionali europee e americane'', ha sottolineato Nuri Ahusain, uno degli studenti dell'ateneo di Perugia, precisando che quella libica ''non e' stata una rivoluzione spontanea''.

E alla protesta degli studenti si e' unita anche quella delle hostess italiane. ''Sono stata tre volte in Libia, li' non c'e' tanta miseria, il popolo vive in una condizione normale. Mi domando dove e' stata finora la Nato nei riguardi degli eventi della Striscia di Gaza'', ha osservato Clio, una delle ragazze che incontro' il colonnello a Roma e che oggi si e' appositamente vestita di nero ''essendo in lutto per le vittime in Libia''.
 

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