Venerdi 17 dicembre alle ore 16, presso la Sala “Peppino Impastato” del nuovo Centro ARCI al Parco “Bruno Donatelli” di Narni Scalo, sarà proiettato il documentario “Lybia, no escape from hell “ alla presenza della regista Sara Creta , in occasione della Giornata mondiale dei diritti dei migranti.
Questo documentario apre gli occhi sulla realtà dei migranti in Libia ma anche sull’orribile macchina che è stata messa in piedi e sul ruolo dei responsabili della situazione che approfittano delle politiche europee.
I centri di detenzione in Libia, dove migliaia di rifugiati aspettano in condizioni disumane che qualcuno – le milizie, l’Europa, l’ONU – decida quale sarà il loro destino, sono al centro di questo documentario.
Se ufficialmente i centri di detenzione libici sono gestiti dal governo riconosciuto dall’ONU, in realtà sono nelle mani delle milizie che controllano il paese e vedono nei migranti una pronta fonte di denaro.
Il film esamina l’intero sistema di detenzione, il traffico al di fuori di esso, il ruolo delle milizie e il modo in cui esercitano il loro controllo su di esso. Mira a mettere in evidenza le responsabilità di coloro che sono coinvolti, in primo luogo quella dell’Unione europea che fornisce finanziamenti e poi non si assume alcuna responsabilità.
Mentre l’Occidente ha perso influenza nella lunga guerra civile libica, il conflitto ha esposto profonde divisioni all’interno dell’UE, lasciando le potenze non occidentali a riempire il vuoto. La politica miope dell’Europa continua a perseguire una strategia imperfetta per autorizzare le guardie costiere libiche a intercettare i migranti e i richiedenti asilo e riportarli in Libia. Un paese frammentato, che è stato lacerato da fazioni politiche in guerra, leader tribali locali e milizie.
Sara Creta è una premiata giornalista e documentarista, con una vasta esperienza nelle indagini sulle violazioni dei diritti umani. Negli ultimi anni, ha documentato le condizioni in loco in situazioni di migrazione forzata, violazione dei diritti umani, gestione delle crisi e culture in transizione. Il suo lavoro è apparso su The New York Times, Al Jazeera English, The Spiegel, RTE, Arte, NRK, ZDF, AJ+, Channel 4, The Guardian, Middle East Eye, Euronews, BBC, The New Humanitarian, O Globo, Equal Times, El Diario, El Pais, La Repubblica, Domani. Sara Creta ha fatto molte ricerche sul sistema di detenzione dei migranti libici. Ha visitato i centri di detenzione in diverse occasioni e, utilizzando un accesso una tantum, ha documentato la diffusa impunità per le violazioni dei diritti umani e gli abusi commessi nelle mani di funzionari governativi, membri di gruppi armati, contrabbandieri, trafficanti e membri di bande criminali. Ha messo in evidenza il sistema ben oliato che mina i diritti umani e sfrutta le politiche europee, il lassismo di alcuni paesi come l'Italia che arriva addirittura ad implicare le Nazioni Unite.

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