La Confederazione dei sindacati europei (84 organizzazioni) hanno proclamato una «giornata di azione europea» il 29 febbraio, alla vigilia del vertice Ue del primo marzo. I sindacati hanno indetto uno sciopero per protestare contro l'austerità come sola risposta alla crisi. Il vertice del primo marzo è consacrato a finalizzare l'accordo sul nuovo trattato intergovernativo per rafforzare la disciplina di bilancio dentro la Ue. Il Fiscal Compact. Lo slogan della giornata di azione sarà: «troppo, è troppo. Le misure di austerità non sono la sola risposta alla crisi», ha dichiarato Bernadette Segol, segretario generale della Confederazione dei sindacati europei (Ces), dopo una riunione straordinaria del comitato di direzione.

Anche il vertice di lunedì prossimo sarà accompagnato da manifestazioni di protesta e disagi: i sindacati belgi hanno proclamato uno sciopero generale del paese, contro il programma di austerità del governo di Elio di Rupo. Il blocco dovrebbe colpire anche i trasporti, incluso quelli aerei, creando qualche problema per l'arrivo dei capi di stato e di governo della Ue. A differenza della CGIL, che è uno dei membri principali della CES, in Belgio quando ci sono i vertici dei governanti europei che decidono finaziarie 'lacrime e sangue', si dichiara lo sciopero generale. Il 20 gennaio in Italia si sarebbe dovuto svolgere il vertice Merkel Monti e Sarkozy, ma per l'occasione la CGIL ha preferito mettere la testa sotto la sabbia. Il vertice è stato poi rimandato a febbraio. Speriamo che lo sciopero della CES serva di lezione alla CGIL. Non si faccia di nuovo trovare "impreparata" alla prossima visita di Merkozy in Italia.

Fonte: controlacrisi.org

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